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Originariamente inviata da chimico01
Anche io letto con grande aspetativa, ma in realtà non l'ho apprezzato tantissimo. Ci sono moltissime forzature e tante "opinioni" che rimangono tali. In ogni caso è una lettura che fa bene e rimane interessante.
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Quoto il chimico: ho quasi tutti i libri di Odifreddi, dei quali salto con salda fermezza e metodica coerenza tutte le parti inerenti alle dimostrazioni di logica matematica (secondo le stesse indicazioni dell'autore, che segnala i capitoli destinati agli zucconi come me e quelli che possono essere capiti solo da chi ha almeno un'infarinatura di analisi matematica). Va detto che il libro citato arriva dopo altri saggi più "meditati", mentre questo ha l'aria di essere stato scritto frettolosamente. Ciò premesso, se ne apprezzino il gusto per il paradosso e l'umorismo di fondo, nonché qualche utile suggestione e la riproposizione di riferimenti testuali su cui riflettere. Certo, pur nella più stretta adesione allo scientismo, può risultare risibile dire che l'ascensione di Gesù al cielo è impossibile perché contraria alle leggi newtoniane (non lo dice espressamente, ma insomma, spesso il succo delle sue argomentazioni si risolvono nel tentativo di dimostrare l'impossibilità delle scritture e l'incoerenza logica dei loro interpreti...). Ma l'autore va anche capito: Odifreddi sta conducendo una battaglia contro gli ostacoli che le religioni frappongono alla scienza, alla libertà di pensiero, all'uguaglianza ecc., e sulle spinte reazionarie che inevitabilmente le stesse religioni rappresentano. E quando uno si fa portavoce di una battaglia è facile che, per essere capito meglio, faccia uso di iperboli, paradossi, forzature: purché passi il messaggio. Ma la conclusione del chimico resta valida: una lettura che rimane interessante nonostante i suoi limiti.