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Originariamente inviata da nossa
I ragazzi non hanno paura della morte, per loro semplicemente non esiste. Da noi le scuole vengono a gruppi in rianimazione a vedere e toccare, ma non credo serva, è una giungla. Solo i forti e i fortunati resistono gli altri soccombono, rien a faire 
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Sono d'accordo con Guido,io tutti i giorni per andare al lavoro(dialisi) incontro alcuni pazienti della Neuroriabilitazione e fra di loro ve ne sono molti parzialmente o totalmente paralizzati(traumi stradali),alcuni con vari sbreghi sul cranio e lo sguardo "altrove",mi fanno sempre riflettere ma al momento.....poi esco dal lavoro e magari mi faccio una smanettata,certamente non da scavezzacollo ma potenzialmente pericolosa,è insito nell'uomo il rifiuto della morte e (come la chiamo io) la "sindrome dell'invulnerabilità",ancora più accentuata nei giovani.