Mukkista doc
Registrato dal: 22 Mar 2006
ubicazione: Dalle falde di un vulcano a quasi il confine
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reputo giusto riportare quanto scrittomi dal responsabile Helite italia tramite MP su un altro forum
Sono XXXX XXXX e sono responsabile della Helite Italia.
Invito alla lettura, lunga ma doverosa, della spiegazione tecnica riguardante l'articolo sulla rivista in sella. Al sottoscritto non è permesso postare nei forum perchè viene ritenuta pubblicità.
Partiamo con ordine ed incominciamo col dire che i gilet e giubbotti con Airbag Helite hanno ottenuto, nell'estate dell'anno 2006, una regolare Certificazione Europea CE (in assenza di Normative Europee specifiche è la cosa che da più garanzie al cliente!!), rilasciata dall'istituto francese CRITT (legalmente riconosciuto dalla Comunità Europea), basata su test di ASSORBIMENTO DI ENERGIA (OBBIETTIVO PRINCIPALE del sistema airbag Helite), velocità di attivazione, controllo della pressione interna delle camere d'aria, irrigidimento del busto e del collo/cervicale (il casco non può ruotare all'indietro e lateralmente e viene ridotta la possibilità di compressione delle vertebre cervicali). Tutti i collaudi in fase di progettazione, effettuati in collaborazione con medici traumatologi, hanno dimostrato che, per essere efficace nell'assorbimento di energia, le camere d'aria DEVONO POTERSI DEFORMARE all'impatto con il terreno. Helite inserisce nelle camere d'aria, per ulteriormente migliorare questa deformazione, una valvola che scarica il gas automaticamente con l'aumentare della pressione interna dovuta all'impatto.
Tutti i nostri collaudi hanno dimostrato che un airbag troppo "duro" (magari in grado di superare i test della normativa EN1621:2-2003) ASSORBE POCHISSIMA ENERGIA da impatto, trasmette una forza (espressa in Newton) effettivamente minore al corpo umano rispetto ad un paraschiena rigido, MA RESTITUISCE l'energia facendo RIMBALZARE il corpo del motociclista (addirittura rischiando traumi e lesioni interne al corpo umano!!) per svariate volte (naturalmente dipende molto da quanta energia viene applicata).
Una conferma di quanto sopra descritto l'abbiamo ottenuta (ero personalmente presente al test) anche durante la prova dell'unico airbag che ha "superare" il test di In Sella. La "ghigliottina" con il peso è rimbalzata per almeno 4-5 volte prima di fermarsi sul protettore ancora integro!! Se, al posto del peso, mettiamo il nostro corpo, indovinate chi rimbalza?? (questo particolare NON viene descritto nell'articolo di "In Sella", a conferma della totale IGNORANZA - ignorano completamente le più elementari leggi fisiche - del giornalista sull'argomento).
Gli airbag Helite hanno un grado di ASSORBIMENTO DI ENERGIA del 92,7%. Questo fa si che NON ci sia rimbalzo (o minimo) ma assorbimento di energia. Il test della certificazione viene eseguito con una piastra circolare in cemento (che simula l'asfalto) e circa 62 Joule di energia (il dato è rilevabile dall'ultima pagina del "Rapporto ufficiale di certificazione" che potete tranquillamente richiedere alla Helite).
L'assorbimento di energia (che riduce la possibilità di traumi al corpo umano), obbiettivo principale del nostro sistema airbag, è in CONTRADDIZIONE con un protettore RIGIDO dorsale che è invece progettato per evitare la penetrazione di un corpo (o un oggetto) SPIGOLOSO nella colonna vertebrale, per ridurne la forza trasmessa e SOLO MOLTO PARZIALMENTE per assorbire energia da impatto (la certificazione EN1621:2-2003 dei paraschiena parla SOLO di FORZA trasmessa e MAI di energia assorbita dal protettore!!).
Per questa ragione Helite (ma anche altre aziende) offre insieme i due tipi diversi di protettori. Un airbag in grado di assorbire energia da impatto abbinato ad un protettore rigido dorsale certificato EN1621:2-2003 che evita l'eventuale penetrazione di uno spigolo nella colonna vertebrale. Questa combinazione offre, attualmente, il massimo della sicurezza al motociclista.
Per quanto riguarda i tempi di gonfiaggio. Durante il test della "rivista" i tempi sono stati rilevati "ad occhio" visualizzati su di una telecamera ad alta frequenza. Vi faccio un semplice esempio: per sapere l'esatta pressione dei pneumatici della Vostra moto andate "ad occhio" o utilizzate un manometro?? Ricordo che una pressione troppo elevata (anche dei pneumatici) è pericolosa esattamente come una pressione troppo bassa. Durante la Certificazione Europea dei nostri prodotti i tempi di gonfiaggio vengono rilevati inserendo, all'interno delle camere d'aria, dei sensori di pressione (manometri). L'airbag attualmente commercializzato da Helite è in grado di proteggere con i seguenti tempi di gonfiaggio: 0.088 secondi (88 millisecondi) per l'airbag che si gonfia intorno alla cervicale e 0.238 secondi (238 millisecondi) per tutto il corpo (rilevabili alla pagina 7 del "Rapporto di collaudo")!!
Di seguito la mia opinione "personale" su questo articolo della "rivista" In Sella:
1) il primo grande problema - soprattutto in Italia - è la SCARSISSIMA preparazione TECNICA dei giornalisti - e da quanto si legge nei forum anche di molte persone "normali" (il giornalista che si è presentato per “testare” gli airbag pilotando una MOTO, indossava una bellissima giacca ma SENZA nemmeno la più ELEMENTARE protezione rigida certificata e questo la dice lunga sul grado di sensibilità e conoscenza delle problematiche di queste persone)
2) il giornalista della "rivista" In Sella NON conosce nemmeno la differenza tra una Certificazione Europea (CE) - ottenuta da Helite e che garantisce al cliente la qualità del prodotto - rispetto ad una Normativa Europea (EN) che invece stabilisce PER LEGGE le caratteristiche che deve avere un determinato prodotto in commercio e i metodi di prova che devono essere utilizzati per la sua certificazione. Anche questo la dice lunga sulla preparazione tecnica dei giornalisti nostrani ..... e dei frequentatori dei forum .......
3) NON esiste ancora una Normativa Europea di riferimento (tipo la EN1621:2-2003) che regolamenti il protettore "gonfiabile" e anticiparne i contenuti (In Sella scrive 1KN di forza trasmessa) solo sul "sentito dire" risulta, a mio avviso, poco serio e poco professionale
4) Mi chiedo come si possa "testare" un prodotto progettato per assorbire energia (airbag) con uno progettato per ridurre la forza trasmessa al corpo umano (paraschiena rigido). Mi permetto un'altro semplice esempio: Voi preferireste avere un airbag sulla vostra automobile che si deforma con l'impatto del viso assorbendo energia in caso di incidente o preferireste un "parafaccia rigido" ......
5) Gli airbag durante la prova NON sono scoppiati (come scritto nell'articolo) ma si sono TAGLIATI. Il taglio è avvenuto perché la EN1621:2-2003 prevede il test con due parti in acciaio, una fissa sotto al protettore, una del peso di 5 kg di forma estremamente appuntita che viene lasciata cadere dall'altezza di 1 metro tipo ghigliottina. Le due parti di acciaio, dopo la deformazione dell'airbag, vengono in contatto e questo provoca il taglio (differente dallo scoppio) delle camere d'aria.
6) Anche nella realtà quotidiana un test del genere per un airbag ha poco senso, primo perché la nostra schiena NON è un pezzo di acciaio e secondo perché, se effettivamente urtiamo un corpo estremamente tagliente, l'airbag PUO' lacerarsi ed al limite tagliarsi (questo è un limite "oggettivo" del protettore airbag e vale per TUTTI, anche per quelli che hanno "superato il test")
7) nell'articolo NON vengono descritte (volontariamente??) le enormi differenze di protezione che offre Helite rispetto a Motoairbag. Motoairbag, gonfiandosi, protegge SOLO la schiena (e questo naturalmente permette anche un tempo più rapido nel gonfiaggio), Helite protegge tutto il corpo (cervicale, torace, fianchi e colonna vertebrale)
8) Tutti gli Istituti contattati da Helite in Europa per ottenere la certificazione CE (una cosa è la Certificazione CE un'altra è la Normativa EN) per il protettore airbag escludevano totalmente i test della EN1621:2-2003
9) Se, in totale assenza di Normative Europee di riferimento, la rivista In Sella NON è in grado di testare "adeguatamente" un prodotto innovativo come questo .... forse è più utile per tutti evitare certe "inchieste" ..... (o forse "qualcuno - per "immagine" o per interessi - preferisce lasciare a rischio i motociclisti italiani .......)
10) Le centinaia di motociclisti che, in questi anni, da tutta Europa continuano a testimoniare l'efficacia del nostro protettore (dopo un incidente) ci danno la forza e la fiducia a continuare su "questa strada", nonostante questi assurdi articoli .....
11) Helite sta valutando i termini di una possibile azione legale (anche se con i tempi della giustizia Italiana siamo un po’ titubanti) nei confronti di una testata che pubblica simili articoli ….
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ancora su 2 ruote ma per ora senza motore
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