Beh, anche quando qualcuno (AGA credo) aveva messo il link al mio report di viaggio in Asia Centrale
http://www.motoexplorer.eu/forum/showthread.php?t=9108
inizialmente c'erano state un poco di discussioni, ma credo si tratti di punti di vista differenti. Tenete sempre presente che quando in un giorno si fanno 800/1000 km in moto, non è che si macinano km e basta. Ci si ferma, si nota qualcosa di strano, si incontrano delle persone e, da non dimenticare, si guida la propria moto.
Poi ognuno organizza il viaggio come meglio crede. Quasi tutti i miei amici sono rimasti stupiti dal fatto che io sia andato via senza GPS: io avevo comprato un paio di cartine (quelle che ho trovato a Modena) e con quelle ho fatto. Questo perchè ritengo che quando una strada è segnata su una cartina che riesco a comprare in una libreria a Modena sia tranquillamente percorribile.
Personalmente dovessi fare il viaggio di Marcello, alle 2 che ho aggiungerei un'altra già in mio possesso che riguarda Mongolia e Cina del Nord e sarei a posto. Lui in un post di un forum in cui descrive la preparazione del viaggio spiega che ha comparato almeno 15 mappe, inoltre scaricherà alcuni percorsi da Internet per il GPS.
Non sono incosciente io, nè iper organizzato lui. Semplicemente ognuno si organizza in base alle sue esperienze ed esigenze. Io lo scorso anno diedi una priorità alla lingua e presi delle lezioni di russo, ma perchè mi diverte cercare di comunicare con le persone del posto, anche solo per riuscire a dire "Mi chiamo Maurizio" ( pronuncia migna zavut Maurizio

).
Non credo che un viaggio si giudichi in base ai pericoli ed alle peripezie avute, anzi, descrizioni del genere mi hanno sempre abbastanza annoiato. Internet offre solo una possibilità in più di condividere una passione: nel mio caso è stato l'unico modo possibile, non avendo alcun amico motociclista.
Una volta ho incontrato 2 ragazzi che giravano l'Europa in Inter Rail: l'unica mappa che avevano era una fotocopia bianco e nero della cartina dell'Europa in formato A4: tanto principalmente toccavano le capitali.