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Vecchio 22-12-2008, 10:52   #3
Wotan
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Dunque, il Tutor è strutturalmente assai più preciso di qualsiasi autovelox, visto che calcola la velocità media su un percorso di chilometri anziche su un metro circa, ma secondo questo genio del giudice di pace, bisogna applicare una tolleranza superiore.

La sentenza si basa su una lettura distorta dell'art. 345 comma 3 del Regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada, secondo il quale:

"Il controllo dell'osservanza del limite di velocità, può essere anche effettuato, ai sensi dell'articolo 142, comma 6, del codice, attraverso le annotazioni cronologiche stampigliate sui biglietti autostradali all'atto dell'emissione e dell'esazione del pedaggio, raffrontandosi tali annotazioni con la distanza tra i caselli di ingresso e di uscita, quale risulta dalle tabelle distanziometriche ufficiali predisposte dagli enti proprietari. In tale caso alla determinazione della velocità è associato l'errore relativo - a favore del trasgressore - pari al 5, 10, 15 per cento a seconda che la velocità dedotta risulti, rispettivamente, inferiore a 70 km/ora, ovvero pari a 70 km/ora ed inferiore a 130 km/ora, ovvero pari o superiore a 130 km/ora."

La ratio di questa maggior tolleranza è il fatto che gli orologi delle macchine che stampigliano i biglietti di transito non sono sincronizzati tra loro (a differenza di quelli del Tutor, che lo sono eccome).

Giudicate voi, dopo aver letto il comma in questione, quanto è corretto applicare tale tolleranza alle rilevazioni fatte col Tutor...
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Claudio Angeletti
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