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Vecchio 28-11-2008, 01:10   #1
ginoe
Pivello Mukkista
 
Registrato dal: 29 Jul 2008
ubicazione: CESENATICO
predefinito Ghiaccio In Autostrada!!!!!!

Ancora non mi è passata la rabbia per quel che mi è accaduto lunedì scorso.
Dunque lunedì mattina facevo rientro a Cesenatico dopo un bel week end a cavallo del confine tra Italia e Slovenia da amici motociclisti. Prendo il casello autostradale a Redipuglia direzione Padova che già pioveva. All'altezza di Latisana comincia a nevicare ma non mi preoccupo poichè il traffico è intenso e non attacca anzi rimango in autostrada scartando l'intenzione di uscire per la Romea ritenuta più difficoltosa. Nevica di brutto anche a Padova quando imbocco lo bretella est che mi porterà sulla A13 per Bologna. Al termine della curva di ingresso mi accorgo di una coda di mezzi davanti, istintivamente metto i piedi a terra e mi accorgo, con terrore, che i piedi scivolano: ero finito su una lastra di ghiaccio.non freno ovviamente e coi tacchi degli stivaletti cerco di frenare la moto (la velocità era di circa 50kmh, credo). Riesco ad evitare il tamponamento per 4-5 metri. Sono miracolosamente ancora in piedi ma in equilibrio precario. Accendo le quattro frecce per segnalare il pericolo e comincio a realizzare che sono nella me@@a fino al collo. Si ferma un camionista dietro a me (Dio lo benedica) e si offre di caricarmi la moto avendo una gruetta ma dopo aver valutato con attenzione desisto. Troppi danni. Lui si offre di chiamare l'ACI ma dopo 10 minuti al telefono(non rispondeva nessuno!!!!!) la coda si muove e io non posso muovermi e sono in mezzo alla corsia di marcia. Chiedo a Rocco di spingermi a mano verso un sentierino fra il ghiaccio e riesco ad avanzare di alcuni metri. Ora posso inserire la prima e ripartire il più dolcemente possibile. Nevica come Dio la manda e davanti a me cerco di scrutare qualche riga nera che mi permetta di andare avanti. A volte mi va bene altre no. La tensione e lo stress sono alle stelle. Rocco mi dice di tener duro perchè se riesco a percorrere almeno 3 km ce la posso fare perchè la bretella finisce e l'A13 è sgombra come da traffico ta in senso opposto. In una delle innumerevoli soste regolo il precarico indurendo al massimo l'anteriore. Così facendo alla velocità di 5 - 10 kmh il manubrio risulta più duro e posso procedere diritto evitando di muoverlo e sbandare o scivolare. Dopo tre ore circa di questa sofferenza esco dalla maledetta bretella e confluisco in autostrada fermandomi alla prima area di servizio seguito sempre dal mio angelo custode camionista che mi è sempre rimasto dietro. Vado di corsa in bagno e urino come se avessi bevuto 10 litri birra. Ancora scioccato mi bevo un caffè e dopo aver fumato un paio di sigarette riprendo l'autostrada a velocità bassissima. Non riesco a far velocità la paura di altre insidie non mi abbandona e il camionista sempre dietro a coprirmi le spalle. I pannelli luminosi che mi informano di rallentamenti e neve fino a Villamarzana non mi aiutano anzi. Come Dio ha voluto supero anche l'ultima difficoltà. Oltre Rovigo non nevica più e neanche piove. Tocco il cielo con un dito e comincio a credere di essere a casa prima del buio. Faccio velocità e finalmente saluto Rocco facendogli capire che tutto è ok. Arriverò a destinazione alle 3 del pomeriggio.
Ero partito da Monfalcone alle 7,30 del mattino. (8 ore circa fra neve, ghiaccio, pioggia e vento da Imola). Freddo no. L'abbigliamento tecnico di qualità mi ha evitato un ulteriore disagio.Tengo a precisare che non sono per queste sfide e se avessi saputo la situazione reale dell' autostrada non sarei neanche partito. Mi ci sono trovato e basta. E dire che devo anche pagarli questi incoscienti. Posto questo episodio per un motivo: ringraziare Rocco per il sostegno soprattutto morale assitendomi sino a quando non ho potuto riprendere normalmente la marcia. Scusate se sono stato prolisso e vi saluto.
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BMW K1200LT ' 05
Il mondo in piega a 45° non è interessante
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