Premesso che stiamo parlando di divertirsi sul bagnato mantenedo un ragionevole margine di sicurezza, e premettendo che stiamo parlando di tecnica, io considero molto importanti le traiettorie, forse ancora più che sull'asciutto.
Ho scritto a suo tempo qualcosa qui
http://www.quellidellelica.com/vbfor....php5?t=162567
Adottando questo tipo di traiettoria, che sul bagnato è alle prime piuttosto antiistintiva, si riesce ad affrontare la curva con una discreta fluidità e sicurezza perchè si esce in una posizione che consente di dare gas senza il rischio che, in caso di scivolata, si finisca sulla corsia opposta. Inoltre uscendo dalla curva con una traiettoria più ampia, l'apertura del gas può essere fatta con la moto che si sta rialzando e la maggior parte della curva fatta.
Questo non vuole essere la descrizione di un'andatura smanettona ma l'errore che si fa generalmente sul bagnato è quello di entrare anticipando molto la corda per paura. Si finisce quindi fuori mano con ancora tanti gradi di curva da percorrere. La curva diventa una cosa quasi da piedi in terra percorsa a centro strada in una posizione pericolosa per il traffico in senso opposto e non si riescae a dare gas finchè non si arriva sul dritto.
Entrando più lentamente e chiudendo subito la curva si può concludere la curva con una dolce accelerazione (con la pratica si può provare ad aprire di più) ma già ben indirizzati verso l'uscita della curva. La marcia diventa fluida e ben raccordata ideale per una guida sul bagnato.
Inoltre, importantissimo, mantenere il peso del corpo all'interno della curva(molti non lo fanno neppure sull'asciutto). Sforzarsi di mantenere il peso del corpo all'interno evita che la paura faccia tenere il corpo dritto mentre le braccia agiscono sul manubrio per inclinare la moto. Il risultato è uno sforzo anomalo sulla gomma anteriore con rischio di scivolata, in particolare sul bagnato