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Vecchio 29-09-2008, 15:06   #61
Guanaco
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x Aspes

Tutto giusto fino a un certo punto:

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Originariamente inviata da Aspes
Se io precarico la molla di 10 kg la retta nuova ha lo stesso k e quindi e' parallela, ma parte invece che dal punto 0-0, dal punto +10-0 , ovvero e' traslata verso l'alto di 10 kg.
Claro que si.


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Originariamente inviata da ASpes
QUindi in ogni punto della sua escursione per fare lo stesso spostamento X richiede 10 kg in piu' di sollecitazione.
Claro que si.

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Originariamente inviata da ASpes
Intuitivamente se si regolasse la molla con un precarico ESTREMO, fino a lasciar le spire ultra compresse e con pochissima corsa utile, il guidatore potrebbe sedersi sulla moto senza che questa scenda con la sella!
Claro que si.
In tal caso il precarico è almeno pari al peso della moto sommato al peso del pilota.

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Originariamente inviata da ASpes
e questo dimostra che la risposta e' eccome piu' rigida su tutta l'escursione.
No, se permetti, qui prendi un abbaglio.


Allora, vediamo di comprendere dove stia la svista...

Torniamo ancora al nostro esempio dei 70 kg di peso gravante sulla molla.
Che succede alla molla? Se la molla non è precaricata essa cede di 3 cm, abbiamo detto (ipotizzando un certo K).

Bene, ora supponiamo di precaricarla di quei 10 kg. Che succede ora? Succede che 10 kg di peso non possono essere assorbiti dalla molla che si comporta come un corpo rigido. Quei 10 kg vanno a terra diretti senza comprimere le spire. Ok?

Restano dunque 60 kg. Quest'aliquota del peso va a comprimere la molla, in quanto superiore al precarico. Di quanto la comprime? Beh, è ovvio, di 6/7 rispetto a prima cioè di circa 2,6 cm.
Il risultato è un innalzamento della moto ci circa 3-2,6=0,4 cm con pilota a bordo.

Spero che fin qui sia tutto chiaro.
Adesso proseguiamo.

E' importante capire che sia con che senza precarico quei 70 kg gravanti portano la molla allo stesso identico grado di compressione. Perché? Perché in un caso la molla è sollecitata da 70 kg di peso, nell'altro da 10 kg di precarico e 60 kg di peso (ripeto che altri 10 kg vanno a terra senza infossare il veicolo). Si tratta sempre 70 kg totali sulle spire L'unica differenza tra i due casi è che col precarico la moto è più alta.

Bene.

Se la molla è in entrambi i casi allo stesso grado di compressione iniziale totale , mentre la moto viaggia in piano, è assolutamente incontrovertibile ch'essa reagirà alla sollecitazioni stradali comprimendosi nella stessa identica misura. Così, ad esempio, un carico di 70 kg che viene dalla strada (nota: dalla strada, non si parla più del carico del peso) piegherà la molla non precompressa di 3 cm, ma piegherà di 3 cm anche la molla precompressa. Non cambia niente. Ecco perché nelle prove citate sopra sui rulli di Andreani il conducente non rimarca differenze.

Il discorso si applica paro paro alle molle progressive.

Perché allora talvolta si percepisce una molla più "secca"?
Anche questo ha la sua spiegazione.

Come accennavo, il precarico toglie escursione al ritorno della molla e causa oscillazioni più frequenti (intorno al punto di equilibrio statico). Senza precarico la molla può fare un trattino in escursione in più, senza dover tornare indietro. Quindi oscilla più lentamente.
Questo vale essenzialmente per le sollecitazioni che suprano una certa soglia, quelle che portano la molla al limite della corsa utile.

Mi auguro di aver utilizzato un linguaggio chiaro.

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