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Originariamente inviata da Paolo Grandi
L'ultima tendenza in fatto di "moda" nella circolazione stradale automobilistica sembra sia il taglio della curva con invasione dell'opposta corsia 
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non mi sembra una moda solo automobilistica, direi che è anche pienamente motociclistica...
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Originariamente inviata da Gert
A Milano il civismo è sempre stato patrimonio diffuso. E non è un luogo comune nè una questione etnica. Era un comune sentire. Adesso meno, purtroppo.
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è da prima che nascessi che la percentuale di verità di sta roba è sotto il 20% rispetto a un 80% di pura autopercezione allucinata e spocchiosa, che poi è la stessa su cui si basa quella brutalità del "
io c'ho da fare, mica come voi (
resto del mondo), quindi passo!".
la differenza tra la circolazione di milano e quella di roma, per le esperienze che ne faccio negli ultimi due anni, girando 2/3gg una volta ogni 45, dopo esserci nato e vissuto 33 anni, è piuttosto semplice.
i romani "ce provano sempre", a prendersi strada quando non potrebbero. mettono il musino, avanzano millimetricamente ma costantemente ecc.. questo nel milanese procura in un primo periodo uno stress spaventoso, perché vorrebbe scendere e bastonare una 50ina di persone al giorno, in media. però se uno cambia prospettiva, si accorge che in quasi tutti i casi vige una sorta di armonia perversa, perché se tu ti procuri il margine per evitare/fermarti, ma rimanendo in marcia, il 95% di quelli che "ci provano" (cioè di quasi tutti), cede. un caso particolarmente doloroso a Roma sono le donne, più ottuse e prepotenti della media (è l'unica città che conosco dove tutti i luoghi comuni sulle donne al volante - e al manubrio! - sono veri.)
a milano "ce prova" una minoranza, ma
sempre più grande e soprattutto infoiatissima. i problemi sono due, e rendono per me circolare a Milano più facile in macchina, dove al massimo si rompe la macchina, ma più terribile in moto/sputer. il primo è che chi "ci prova" lo fa a canna, di colpo, con accelerazioni brucianti, a schizzo isterico. come si dice di certe gomme, "non avvisa che ti molla"

il secondo è che il resto della circolazione nel tuo senso, se tu ti prendi i margini per evitare questi qua, rischia di travolgerti letteralmente (capita anche a roma su 3/4 arterie, ma non ovunque).
e il tasso di litigiosità anche stradale di Milano secondo me sta crescendo in una maniera devastante, di cui chi vive lì s'accorge a malapena. un litigiosità ridicola, dove le auto si
inseguono non per prendersi a sprangate, ma per puntarsi il ditino e farsi la lezioncina acida in cui tizio "insegna a vivere" a caio, roba da checche isteriche, con rispetto (per le checche) parlando.
per cui occhio con quest'allucinazione della superiorità, o di credersi "il nord". fortunatamente per il nord, Milano non è "il nord", è solo un posto molto stressato che si pensa diverso e migliore di... tutto. ed è questo lo spirito anche della sua specifica indisciplina stradale. il romano cialtrone s'allarga finché può, il milanese essendo l'eletto del dio "non c'ho tempo da perdere", quando decide che gli spetta, trasgredisce a bomba