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Originariamente inviata da luca.gi
sì...questo però è un po' controverso.
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Lo era, fino alla sentenza della Cassazione che ho citato, ma dopo di essa non lo è più.
Intendiamoci, nel nostro sistema giuridico la Cassazione non è fonte normativa, quindi le sue sentenze non possono costituire automaticamente e obbligatoriamente un precedente su cui basare tutta la successiva giurisprudenza. Quindi in teoria è del tutto possibile che i giudici di pace (e perché no, anche i prefetti e i tribunali) possano ancora continuare a emettere sentenze a favore della tesi della necessità della taratura legale dei velox, fregandosene completamente delle posizioni della Cassazione.
Però se l'organo accertatore dell'infrazione decide di ricorrere contro una sentenza del genere, e arriva fino alla Cassazione... allora sono dolori, perché in quella sede gli verrà inevitabilmente data ragione in maniera definitiva, e chi avrà spinto il contenzioso fino a quella sede e si vedrà dar torto dovrà pure pagare, oltre alla sanzione, anche le spese legali... e le spese legali di Cassazione non sono mica bruscolini.
Insomma, come al solito in Italia, la certezza del diritto di fronte a un giudice di pace è un concetto alquanto vago: certo, ci può andare bene se il GdP sentenzia a nostro favore e se la controparte non ricorre... ma se ricorre, allora le cose cambiano e prima di resistere nel contenzioso bisogna pensarci mille volte, perché alla fine del giochino legale si rischia di pagare ben più della sanzione inizialmente comminata.