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Originariamente inviata da Guanaco
Resto in piedi indolenzito a guardare il disastro. Un paracilindri si è un po' schiacciato, uno specchietto si è smollato. Poca roba, ma la frittata è compiuta. Ora, devo tirarla su. Col marciapiedi in contropendenza. Una bellezza! Mmmmmmhhhhhhpphhh... La sollevo, imprecando in turcomanno. "Ce la fai?" Una voce femminile, fin troppo nota, si rivolge a me. Ovviamente, era lei, la figona. Mavaff... Mi guarda perplessa. Rispondo con voce stentata: "No, ehm, grazie, ehm, dovrei, mmmmmppphhhh, ehm, sì, ecco, ehm, dovrei farcela, mmmmmmmmpphhhh..." Ma porkaputt... Non poteva starsene dentro?...
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E' evidente che la mescolanza di imbarazzo e sforzo sovrumano legano malissimo... ma la goccia fatale è quella di quel risolino isterico che senti salirti dalla gola nel momento in cui ti rendi conto della figura che stai facendo e prefiguri l'epilogo della fesseria che ai appena fatto.
Sono lieto di condividere il trono con altri degni mukkisti... anche se, per mantenermi ben saldo sullo scranno più alto, devo narrare l'epilogo.
Torno a casa dopo il lavoro, ma passo prima dai miei (volevo lasciare i pantaloni sbracati e convincere mia madre a portarli alla sua sarta per un disperato rammendo): giro la chiave nella porta ed entro.
Avevo in una mano il casco e le chiavi appena usate, nell'altra la valigetta portacomputer, la cravatta nera arrotolata sull'avambraccio, i guanti in bocca (evidentemente è un mio vezzo del quale non mi ero mai avveduto).
Nell'ingresso di casa trovo i miei ed alcuni partecipanti al trascorso funerale (venivano da fuori, i miei hanno offerto ospitalità per la cena): ho giusto il tempo di notare la comune espressione di cordoglio e compostezza (stavano evidentemente parlando del defunto) quando mio padre (75 anni) sbotta in una risata talmente fragorosa che anche la vicina di pianerottolo decide di uscire a vedere... inutile dire che quanto erano tutti riusciti a controllare fuori alla chiesa è esploso dirompente e contagioso.
Immaginate poi questa banda di ottantenni che mi girava intorno tipo carosello per verificare lo sbrago dei pantaloni. E giù risate.
Non sono rimasto a cena.