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Vecchio 29-07-2008, 00:27   #22
fluido
Mukkista doc
 
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predefinito Considerazioni finali

Alla fine della fiera ho percorso 10.600 chilometri, la moto come al solito è stata un orologio, ho dovuto solo fare benzina ed un paio di volte metterci un filo d’olio. Ho apprezzato una volta di più il sistema automatico per lubrificare la catena installato qualche mese prima che mi ha evitato di tirarmi dietro bombolette spray et similia, come praticità è come avere il cardano.

Partire da solo è stata la soluzione migliore, non mi sono mai annoiato ed anzi apprezzavo ogni giorno la possibilità di alzarmi quando mi pareva, di decidere la tappa a seconda del tempo e della voglia che avevo, eccetera. Ho anche avuto modo di conoscere persone lungo la strada, motociclisti e non, ma sinceramente non era tra le mie priorità; la sera dopo cena una passeggiata o la lettura di un libro erano comunque un’occupazione graditissima visto che a casa le occasioni per trascorrere il tempo in quel modo sono rare.

Non so dire se la gente in Scandinavia sia particolarmente gentile o meno. Quelli che hanno a che fare con turisti sono sempre disponibili ma in fondo è anche il loro lavoro; ho incontrato anche persone meno pronte ad aiutare forse semplicemente perché, come capita a tutti a volte, avevano la luna storta per qualche motivo. Altri poi iniziavano a trattarmi in modo diverso non appena vedevano la targa tedesca, per poi cambiare nuovamente registro non appena venivano a conoscenza del fatto che io tedesco non sono.
Impossibile quindi generalizzare; inoltre sono dell’opinione che chi ci sta di fronte spesso reagisce di conseguenza a seconda di come ci poniamo noi stessi, ovvero che comportandosi con gentilezza e cortesia aumenta la probabilità che gli altri ci trattino allo stesso modo, così come è vero il viceversa.

Pernottare nelle Hytte è una soluzione molto pratica, qui ho rimpianto il fatto di essere da solo unicamente perché avrei altrimenti potuto ridurre le spese; molte volte avere una sistemazione tutta per me che sarebbe bastata per quattro persone mi sembrava davvero uno spreco.
L’attrezzatura che ho trovato constava sempre di uno o più elementi tra stoviglie, pentole, fornello elettrico, detersivo per piatti (queste cose a volte in una cucina comune), stufa elettrica o a legna, materasso, cuscini con eventualmente federe, coperte, bagno e doccia, asciugamani, televisione, radio, ma essendo raro trovarli tutti è necessario portarsi dietro l’occorrente per ogni evenienza.
Una particolarità generale che ho riscontrato è la pessima illuminazione all’interno delle casette, se dovessi ripetere il viaggio sicuramente mi porterei dietro una lampada aggiuntiva da almeno 200W.

Naturalmente per un viaggio di parecchie migliaia di chilometri l’abbigliamento adatto è a mio avviso più che necessario, non solo per ripararsi dalle eventuali intemperie ma anche, ovviamente, per una pura questione di sicurezza personale. Sono partito da Monaco con 28 gradi per arrivare a Capo Nord con temperature attorno allo zero, durante il viaggio ho saggiato dunque quasi tutto lo spettro termico anche se devo dire che ha fatto freddo solo per un paio di giorni. Non sono un amante dell’antipioggia perché il metti-togli quando inizia o smette di piovere fa solo perdere un sacco di tempo, giro quindi esclusivamente con giacca Spidi H2Out, pantaloni Rukka e stivali da moto in Gore-Tex, anche sotto gli acquazzoni più violenti non entra una goccia. Pile e guanti riscaldati sono stati un comodo optional ma sarei sicuramente sopravvissuto anche senza.
I capi in windstopper (soprattutto la maglia, la calzamaglia l’ho usata solo due volte) ed il sottocasco sono stati anche loro preziosi compagni di viaggio.

Inizialmente avevo pensato di fare il viaggio in 2 settimane; alla luce dei fatti mi sembra però un lasso di tempo troppo tirato, d’accordo sarebbe anche fattibile ma si sarebbe sempre in sella e col fiato sul collo. La settimana in più mi ha dato più tranquillità, la possibilità di vedere più cose e di fermarmi per più di una notte nello stesso posto.
Diecimila chilometri sono comunque parecchi ed in tre settimane non si ha che un’infarinatura generale della Scandinavia, un’idea grossolana che spesso mi sarebbe piaciuto rendere più precisa; se un giorno avessi l’occasione di tornarci, credo che limiterei di molto il raggio di azione (ad es. solo le Lofoten, oppure solo il Finnmark, per fare un paio di esempi).
Ho saltato anche posti che avrei voluto magari vedere, Bergen per esempio, e ho rinunciato a fare la strada più sulla costa per dirne un’altra, ma sarebbe stato impensabile farci stare dentro tutto.

Non rimpiango il fatto di essere salito dalla Svezia e di aver raggiunto in questo modo Nordkapp quasi subito. Per prima cosa Capo Nord mi interessava relativamente, secondo punto in Svezia ho fatto tappe di 800-1000 km., rese possibili da statali con limiti alti ed autostrade, tappe che se i primi giorni quando ero fresco non rappresentavano un problema, quasi certamente non sarei riuscito a fare alla fine del viaggio, o avrei fatto molto malvolentieri.

Il navigatore è stato ovviamente di una comodità assoluta. Permette di pianificare con una certa precisione le tappe, sa dove sono le stazioni di servizio, aiuta a trovare campeggi o hotel (avevo caricato i waypoints con tutti i posti possibili per pernottare in Norvegia ed è stata una vera manna), a parte un paio di imprecisioni nelle cartine su dei tratti evidentemente abbastanza nuovi conosce pure gli sterrati nei boschi, insomma per chi come me non aveva pianificato praticamente nulla a priori è stato un accessorio irrinunciabile.

La carta di credito non sempre sono riuscito ad utilizzarla. I posti dove non me l’hanno accettata sono stati i campeggi più piccoli sia in Svezia che in Norvegia, una stazione di servizio con problemi al terminale, un traghetto su una tratta secondaria, un supermercato, presso dei ragazzini che vendevano fragole per strada e alla casetta del pedaggio per salire al Dalsnibba.
Sempre meglio quindi avere con sé un po' di valuta locale (corone Danesi comunque non ne avevo).

Le zanzare hanno rotto le scatole ma nulla più. L’Autan serve a poco perché cercano lo stesso di portare attacchi kamikaze a naso ed occhi, ci vorrebbe forse una rete di protezione. A volte pensavo quasi di cospargermi di benzina ma visto il costo del carburante non mi è sembrato il caso.
Credo che trovarle o non trovarle sia questione di fortuna in base al tempo che c’è stato nei giorni precedenti, col caldo che c’era quando sono passato io non mi sono sorpreso molto di trovarle. Infine, erano solo nella parte alta di Svezia, Finlandia e Norvegia in due tappe di puro trasferimento, il fastidio è stato relativo.

Riguardo ai costi non ho ancora avuto modo di calcolare il totalone, ma credo di essere rimasto attorno ai 2000 euro tutto compreso. Fossi andato con mia moglie, dividendo praticamente tutto, sarebbe stata a mio avviso una vacanza economica.

Ultima cosa per chi non è ancora andato ma "vorrebbe tanto": saltate in sella e partite, è un viaggio lungo certo ma nulla più, non si va in mezzo al deserto ma si resta in Europa, difficoltà non ce ne sono a patto di avere la moto a posto. Poi con navigatore, cellulare e/o palmare diventa quasi un gioco da ragazzi.
Per quel che mi riguarda avrei avuto certamente più problemi in Francia o Spagna conoscendo poco la lingua.

Per terminare, un doveroso grazie a QDE o meglio ai suoi utenti per consigli, idee, informazioni e quant’altro, ma soprattutto per avermi fatto venire la voglia di fare questo viaggio, ne è valsa davvero la pena!

Davide

Ultima modifica di fluido; 21-08-2008 a 00:41
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