Il tempo è leggermente peggiorato, è a tratti nuvoloso e fa un poco più freddo; peccato, è incredibile come lo stesso paesaggio visto con o senza sole assuma un aspetto completamente diverso. Sulla strada che mi porta verso sud-ovest ho trovato sulla cartina il Vøringfossen, la cascata più visitata della Norvegia. La vera sorpresa per me è che questa volta le moto non devono pagare per accedere al posto. La cascata ha in tutto un salto di circa 180 metri se non ricordo male, abbastanza spettacolare. Da menzionare anche il tunnel che si attraversa poco dopo, la strada all’interno di esso compie un giro completo su se stessa all’interno della montagna, e non è certo l’unico piccolo capolavoro d’ingegneria civile visto fino a quel momento, i progettisti locali sanno davvero il fatto loro, non c’è che dire.
Il Vøringfossen
L’
highlight del giorno dopo sarebbe il Prekestolen o Preikestolen e vorrei trovare un alloggio nei paraggi; dopo un paio d’ore di ricerche diventa però drammaticamente chiaro che il proposito è pressoché irrealizzabile, tutto strapieno. All’ultimo campeggio sulla statale 13 prima di essere costretti a prendere il traghetto per passare il Lysefjorden, il proprietario molto gentile e forse mosso da pietà inizia a telefonare in giro per cercarmi qualcosa; alla fine trova un cottage molto bello, l’unica cosa negativa è che devo tornare indietro di 35 chilometri, ma pur di avere un tetto sopra la testa ed un materasso sul quale dormire sono ben disposto a farmi un’altra mezz’oretta di moto.
Ogni 500 metri di strada un panorama più bello dell'altro