Effettivamente, come dice reka, ogni caso è a se...
Ci sono molte variabili che possono modificare l'ammontare del danno indipendentemente dal valore commerciale del bene posseduto.
Il vecchio catorcio... rimesso a nuovo di recente, con documentazione fiscale regolare può non valere più "0" ma, proprio in funzione del suo stato d'uso, la sua valutazione deve essere rivista.
Quanto leggo circa il "valore affettivo" mi lascia alquanto dubbioso poichè ritengo sia di difficile quantificazione (es. la mia moto... che amo alla follia PER ME può valere 100000 euro...). Con questo non è detto che il debitore, qualora me la distrugga, sia tenuto a risarcirmi una cifra di tale fantasia.
Questo perchè ogni "cosa" ha una sua "quantificazione" in base alle proprie caratteristiche.
Vi porto un altro esempio: non sono assicurato, mio figlio accidentalmente distrugge il televisore dei vicini... ebbene, il mio debito ammonta al valore commerciale del televisore stesso... non un euro in più...
La cosa ritengo sia di una logica assoluta... Vorrei vedere chi di voi sarebbe disposto a pagare il doppio per tale oggetto semplicemente perchè il proprietario lo ritiene di "inestimabile" valore, sostenendo l'affezione...
Indubbiamente i bravi avvocati sono in grado di suggerire al proprio cliente quale sia la linea migliore da seguire. Ricordiamoci però che i giudici sono tenuti a valutare e riconoscere il risarcimento considerando i parametri commerciali di ogni cosa.
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