Quella del sottilissimo equilibrio tra ciò che ti togli per la felicità dei figli e ciò che continui a concederti per non mortificare la tua vita in nome loro è una questione delicatissima.
Anch'io credo che alla fine un genitore felice e soddisfatto anche sul piano prettamente personale ed egoistico sia un genitore migliore di un genitore sempre presente e disponibile ma triste. Proprio per i figli e il loro sviluppo.
E infatti tra un paio di settimane sono in barca a vela per conto mio. E sto lavorando (sopratutto sulla mia psiche) per concedermi un viaggio in Patagonia a Natale. Ma ti assicuro che solo il pensiero di allontanarmi da lui per 10 giorni in questo momento mi terrorizza. Non ho paura di soffrire la sua assenza, ma ho paura che lui soffra la mia. Il pensiero di togliergli qualcosa è insopportabile. Ecco. Ditemi come si risolve la questione.
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BabboAle ver. 2.0
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