Quella del punto morto negli specchietti o dell'automobilista che gira senza guardare sono casistiche tipiche.
Io ho un sacro terrore di non essere visto...
A tutti noi, penso, è capitato (anche più di una volta) di sentirsi dire "Scusa, non ti ho visto..."
Sì, scusa vabbé, ma poi uno vola e si fa male.
Siccome la non-visibilità è ricorrente, così come il comportamento improvviso di chi decide di svoltare all'ultimo, io direi di ricordarcelo sempre nel traffico:
MOLTI NON CI VEDONO ARRIVARE
MOLTI NON CI VEDONO ARRIVARE
MOLTI NON CI VEDONO ARRIVARE
Meglio un colpetto i clacson in più o meglio un sorpasso in meno. Meglio anche dare il tempo a chi ci precede di accorgersi che siamo dietro. In questo senso il borbottio del motore, i colori sgargianti, lo xenon, la velocità moderata, l'andatura costante aiutano.
Il resto è nelle mani di chi ci guarda dall'alto.
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