Dopo la brutta esperienza dello sciopero fatto a dicembre scorso le case di spedizione si stanno organizzando.
Questa settimana hanno intensificato i servizi al fine anticipare laddove possibile le spedizioni. Chiaro che non in tutti i settori è possibile.
Da ormai un mese le grosse industrie sono avvisate.
Credo che se sciopero ci sarà, difficile infatti che domani parti sociali e Governo trovino accordi soddisfacenti, avrà un impatto meno traumatico rispetto a quello di fine anno scorso che aveva messo in crisi industrie e case di spedizione che hanno avuto strascichi per lungo tempo. Chiaro che saranno i pubblici cittadini a pagarne le maggiori conseguenze come al solito con ingorghi presso autostrade e centri doganali. Si spera, ma più che altro ci si illude che sia l'ennesima dimostrazione che evidenzierà quanto deficitario ed arretrato sia il nostro sistema di transito merci rimanendo in attesa di interventi di drastico cambiamento. Uno su tutti il trasporto merci a mezzo rotaie.
