Discussione: Albania
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Vecchio 06-06-2008, 19:18   #6
ollast
Mukkista
 
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L'isoletta che si vede nella precedente fotografia e' stata territorio italiano tra le due guerre. Nel tempo, Albania e Italia hanno avuto relazioni abbastanza particolari. Se fate caso, i Veneziani controllavano porti e commerci un po' dappertutto in zona, ma proprio in Albania no. Dopo la Prima Guerra Mondiale, ridimensionate le mire espansionistiche italiane, il re albanese, un certo Zog, un nome degno di un'avventura di Topolino ed una condotta all'altezza di Lando, venne tenuto a galla con i soldi italiani. Mentre la Germania occupava l'Austria, il nostro Mascellone, per non essere da meno, decise di chiedere il conto al nostro Zog di tutti i quattrini che aveva sperperato in donne e champagne e procedette all'occupazione del piccolo stato balcanico. Ed al posto chi trovammo? Lui: no, non quel Lui per antonomasia, il citato Mascellone di Predappio, il piccoletto, Vittorio Emanuele Terzo, Re di Italia e di Albania, imperatore ecc.
Gente tosta, gli Albanesi. Dopo essersi liberati, il governo diventa affare di un fosco tiranno, Enver Hoxha, a capo di un regime che sembra uscito dalla penna di George Orwell. Questa e' "villa" Hoxha, a Tirana, in un quartiere il cui accesso era proibito ai comuni cittadini:



E qui abitavano i comuni cittadini:



Sbagliate a pensare che questo condominio sia lugubre e squallido: almeno e' uno dei pochi con muri intonacati; i piu' hanno i mattoni a vista. Quanto al paesaggio urbano post-comunista, non ha nulla da invidiare a quello nostrano: inguardabile.
Dopo 45 anni il paese e' a pezzi, isolato dal mondo, perfino da quello comunista. Al giorno d'oggi, in confronto, la Corea del Nord ha una complessa rete di relazioni internazionali. Per difendersi dai nemici esterni (quelli interni usufruiscono di un efficiente sistema di campi di concentramento, mentre le dinamiche interne di potere sono caratterizzate da purghe e "suicidi" illustri), sul finire degli anni sessanta inizia un impressionante opera di costruzione di bunker. Ce ne sono oltre 700.000 (settecentomila!), piccole cupole di cemento armato che segnano il paesaggio di tutto il paese e sono riprodotti perfino nei souvenir:





La storia recente e' quasi cronaca. Dopo la morte di Hoxha, nel 1985, il regime entra in crisi. Noi ci scherziamo su (vi ricordate "Storie di Croda"?), loro ci guardano da vicino e studiano quello che possiamo offrirgli: la televisione, che non e' precisamente quanto di meglio possa aiutare a perfezionare un modello di vita civile. Il collasso arriva ai primi anni '90 e l'Italia viene investita da una massiccia ondata migratoria. Sbandati, disperati e pronti a tutto; gente dura in casa propria, in trasferta si trasformano in un gruppo a dir poco "problematico". Ma il tempo cura tutto, ed ora sembra che la situazione si sia stabilizzata: le rimesse dell'emigrazione spingono la ripresa del paese e consolidano i rapporti con l'Italia, tant'e' che la nostra lingua e' largamente parlata o compresa in tutto il paese. Certo, non tutto e' trasparente: il ministro degli esteri albanese dovette rinunciare ad una missione quando la sua auto di rappresentanza venne sequestrata alla frontiera greca essendo risultata rubata.
Nel commplesso, l'attitudine verso i visitatori e' splendida: ospitali, corretti, curiosi e disponibili. In questa foto si vede un ricambista che rifiuta i soldi per l'acquisto di una lampadina che dovevamo acquistare:

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Stefano
G450X - F650GS/Dakar
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