[ilmolla]

Stamani, alle sette e un quarto, indosso il giubbotto, prendo il casco , i guanti, le chiavi e vado in garage.
Porto fuori la strabica; l’aria, anche se frizzante è chiaramente primaverile, il cielo è limpido.
Mi arrampico sulla moto, tolgo il cavalletto e giro la chiave…ed è subito musica.
All’inizio tranquilla, da risveglio, poi sempre più ritmata.

Annullando per un attimo il sound del motore sembra di sentire l’olio che, scaldandosi va a spalmarsi anche negli anfratti più nascosti; ma la musica si rimette prepotentemente sotto ai riflettori e torna protagonista.

Il paesaggio, anche se spettacolare grazie al sole basso e alla Pania imbiancata, è solo un contorno…

La musica mi cattura sempre di più, non posso far altro che accompagnarla e, anche se stonato inizio a cantare (inventandomi le parole) Sijmadicandhapajiee di Bruno Conte…non faccio in tempo a “intonarla” due volte che la realtà mi si presenta davanti agli occhi: sono arrivato in ditta, mi tocca lavorare…
…è stato più bello del solito.