Ecco finalmente la prima tappa di trasferimento verso quella che Giada ha definito la Turin-Dakar

, 360 km che rompono quella tensione dovuta ai preparativi (lavoro compreso) ... con tanto tempo per prepararsi (o meglio per pensarci) l'ansia di essersi dimenticati qualche aspetto incide parecchio.
E finalmente la partenza insieme, le moto cariche all'invero simile: abbiamo cercato di prevedere tutto, forse troppo ... ma non ci sentiamo di lasciare a casa nulla, mal che vada si lascerà qualcosa in africa.
Attraversiamo le alpi innevate da poco,
poi la francia e la pioggia che ci seguirà fino in Africa.
Imbarchiamo a Sete sotto il diluvio universale, aspettiamo davanti all'apertura della nave per piu' di un'ora, oramai di asciutto non c'è piu' nulla.
Se 40 ore di traghetto posso sembrare lunghe per qualcuno, pensate a 40 ore di mare mosso
In nave primo inconveniente burocratico, non ho il foglio complementare, non è la prima volta che vado in africa e mai mi sono posto il problema di portarmelo dietro.
Ma il doganiere insiste ... per fortuna ho una fotocopia, non so neanche perchè e dopo qualche discussione si rassegna.
La preoccupazione passa pero subito alla frontiera successiva: farsi 3000 km per essere bocciati ... non riesco a pensare ad altro ... per fortuna il buon Lapo mi rassicura
sulle possibilità di accordarsi nell'ipotesi che dovessere essere ancora richiesto.
Un po' di sole la sera prima di arrivare a tangeri alimenta le nostre speranze di un miglioramento del tempo
ma non è cosi, infatti a Tangeri l'intensità della pioggia ci fa partire con un paio di ore di ritardo ulteriori a quelle della nave, e cmq la pioggia ci accompagna per altri 500 e passa km,
fino a Essaouira dove passiamo la prima notte.