Dopo
l'albania, la voglia di continuare quel viaggio, di provare a replicare quelle emozioni era tanta.
A novembre con tutto l'inverno d'avanti abbiamo definito un periodo (aprile), una durata (venti giorni) e solo dopo la destinazione: Dakar.
In effetti la meta passava in secondo piano rispetto alla voglia di riprovare quella sensazione di libertà provata due mesi prima.
A dicembre la tragedia dei quattro turisti francesi in Mauritania e l'annullamento del rally, aggiungevano spunti di riflessione sul senso della cosa.
L'inverno passa velocemente nella raccolta di materiale, visti, vaccini e nella preparazione delle moto.
E' l'occasione per condividere momenti con gran belle persone come Laura e Stefano, Enzo e gpmucci che mi aiutano nel prevedere tutto cio' che potra' accadere in quei 10.000 km.
Cerco di attingere dall'esperienza di chi l'africa la conosce bene come Lapo e math78 e dai nuovi amici di
Bambini nel Deserto a cui diamo la nostra disponibilità e da cui riceviamo una caldissima accoglienza.
Sono cmq tante le persone che sentiamo vicine durante i preparativi, è una bella sensazione, che ci porteremo dietro per tutto il viaggio.