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Vecchio 09-04-2008, 13:57   #1
aldo
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Sono d'accordissimo con Dante (anche se mi ricorda momenti scolastici spiacevoli...). La moto è piacere, se le togliamo il piacere diventa fastidio e scomodità. E io smetto di andare in moto.
Sono disposto a pagarmi le spese di cura basta che siano fatte pagare anche a chi, indossando le protezioni, si comporta in modo imprudente e irresponsabile. In moto come in tutti gli altri sport, e anche a quelli nei cantieri che si beccano un'asse sulla testa e non avevano l'elmetto.
Se uno scivola in una curva, senza che ci sia alcuna responsabilità di altri e si fa male si paga le spese.
Io sono convinto che la protezione attiva data da una guida consapevole delle proprie capacità e dei pericoli oggettivi della strada, protezione attiva, sia di gran lunga più efficace di tutte le protezioni passive messe assieme. I miei quasi 40 anni di moto senza incidenti e molti aneddoti che si possono citare su gente che si è fatta male pur avendo le protezioni ne sono una prova.
E non veniamo a parlare del rischio che qualcuno ci investa senza che possiamo reagire. Queste evenienze sono, statisticamente, estremamente limitate, come mangiare carne con la mucca pazza o il pollo con la sars o le mozzarelle con la diossina. Se vogliamo proteggerci anche da queste evenienze bisogna che le protezioni e il casco li indossiamo anche quando siamo in giro a piedi. Lo stronzo fatto e ubriaco che ci può investire in moto ci può investire anche a piedi. Per non parlare degli incidenti domestici. Dobbiamo tenere il casco anche in casa.
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