Discussione: Senza offese per i gay
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Vecchio 07-03-2005, 14:56   #60
Guanaco
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Non pensavo di sollevare un simile putiferio con questo topic ridanciano. L'argomento è quasi diventato da Cantina...

Ho letto la risposta di Wotan, molto equilibrata, sensibile e intelligente. Mi trova perfettamente d'accordo su tutta la linea. Se me lo consentite, prima di tornare a cazzeggiare, vorrei solo aggiungere quattro brevi considerazioni.

1) Attenzione, la discriminazione sessuale (al di là dello scherzo) è pericolosa, anzi pericolosissima, in quanto discriminazione tout court. Gli omosessuali (maschili e femminili) sono una minoranza, ma formano nell'insieme una vera e propria popolazione. Si tratta di decine di milioni di individui nel solo mondo occidentale. Hanno doveri e diritti, come gli altri. Prima di passare ai giudizi avventati occorrerebbe comprendere la loro condizione, comprendere perché esistono, soprattutto comprendere che esistono e che sono tanti. Di solito si ha paura di ciò che non si conosce e la reazione più immediata e superficiale è proprio quella della discriminazione. Discriminare è senz'altro più facile che capire. Ma col nostro livello di cultura non possiamo più permetterci certi comportamenti.

2) Parecchie motivazioni alla base della discriminazione alludono a una presunta non-normalità degli individui gay. Prima di fare un'affermazione di questo genere bisognerebbe intendersi su cosa sia la normalità. Molti studi hanno mostrato che parte dell'omosessualità dipende da esperienze particolari nel corso della vita di un soggetto immaturo. Questo per dire che in tutti noi, maschi o femmine, c'è una porzione psicologica omosessuale che, se solo lasciata libera di esprimersi, viene in superficie. L'omosessualità fa insomma parte della nostra intima natura. Sono poi i filtri del costume e della società che la frenano più o meno. Ricordiamo che nella eccelsa cultura greca (all'origine di tutto il nostro evoluto mondo occidentale) l'omosessualità era abbondantemente accettata e, anzi, praticata. Insomma, era una cosa 'normale'.

3) A prescindere dagli aspetti psicologici o esistenziali scatenanti, l'omosessualità è condizionata da molti fattori biologici (genetici ed endocrini). Non credo che sia il caso di entrare nel dettaglio. Chi ha tempo può consultare i molti link sull'argomento. Quello che vorrei sottolineare è che questi fattori basilari hanno una loro precisa ragion d'essere in termini adattivi. Ma come, penseranno molti, un gay non è certo un individuo che possa riprodursi... Come può dunque concorrere all'adattamento della specie? Ebbene, anche qui, ci sono molti studi (ne ricordo in particolare uno pubblicato su 'Le Scienze') che attestano come la comunità gay, fin dagli albori della cultura umana, ricoprisse nei villaggi ruoli assolutamente vitali, proprio in virtù delle prerogative che evidenziava. Si trattava di soggetti che non andavano a combattere o a cacciare, ma che si occupavano di cose come la manutenzione o la logistica, cioè d'impieghi che non erano alla portata dell'operato delle donne. Senza questi individui, dotati peraltro di grande inventiva, l'essere umano avrebbe incontrato molto maggiori difficoltà a sopravvivere. Se uomini e donne si sono accoppiati e hanno potuto lasciare una discendenza stabile è anche grazie alla comunità gay. Non dimentichiamolo.

4) Il giudizio affrettato e superficiale porta spesso a classificare gli omosessuali come 'checche'. In verità, la sfera dell'omosessualità è molto vasta e complessa. Potrà forse far sorridere, ma s'incontra ogni sorta di combinazione tra uomini, donne, lesbiche, travestiti, trans-sessuali, bisessuali e chi più ne ha più ne metta. Spesso il travestitismo porta nella nostra società alla mercificazione del sesso e alle svariate perversioni che ne conseguono. Ma la perversione non sta tanto nella natura sessuale degli individui, quanto piuttosto nell'ambiente deletrio della droga, della prostituzione e dello sfruttamento; ambiente che si stabilisce nell'ombra proprio a causa delle barriere sociali. Distinguiamo le cose e teniamo presente che, poiché l'essere umano è complesso, è senz'altro complessa anche la sua sfera sessuale. Quanto alle 'checche' ci sono certi gay che appaiono molto mascolini e altri che invece sembrano più effemminati. Non è che una gradazione di quel mondo variegato. Molti omosessuali in passato sono stati grandi guerrieri o grandi pensatori. Far passare alla storia Leonardo come 'checca' mi pare quantomeno riduttivo, no?