x Giada
si tratta di somma di vettori che anche un ragazzino di prima superiore riesce a fare
Beh, permetti, non è tanto semplice come dici.
L'effetto giroscopico delle ruote (tralasciamo quello del motore) dipende dalla massa totale delle ruote, dalla distribuzione della loro massa, dalle loro dimensioni e, appunto, dalla loro velocità di rotazione. Non credo che tutti i ragazzini sappiano mettere insieme queste cose.
Il parallelogramma di forze cui tu alludi serve poi solo per ottenere la risultante delle forze, non per valutare la stabilità.
E' una costruzione che si effettua (all'inverso) nella nautica per ricavarare il cosiddetto "vento apparente".
La moto, però, non può "scarrocciare" ed ha uno snodo nell'avantreno che complica tutto.
Ad ogni modo, quello di cui parliamo non è un fenomeno che si possa valutare interamente sulla carta.
x Mary
d'altro canto una bella " ventata " ti fà anche piegare lo sterzo, innescando una reazione fisica a contrastare il vento che, non appena finisce ( la folata ) ci si ritrova a dover correggere ma si sterza improvvisamente dal lato opposto perchè non si fà a tampo la correzione
Verissimo.
Aggiungo che quello che dà più fastidio sono le raffiche, perché a un vento costante in qualche modo ci si adegua.
Tuttavia, anche con vento costante c'è qualche controindicazione "pesante" e cioè quando il vento smette.
Mentre si procede inclinati col vento trasversale non si riesce infatti a tenere il manubrio perfettamente allineato, così quando il sostegno laterale (del vento) viene meno non solo bisogna tirare su la moto, ma anche aggiustare l'orientamento del manubrio. E bisogna farlo in fretta, prima che la moto scarti di lato.
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