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Vecchio 03-03-2008, 00:06   #1
Guanaco
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x Wotan

Hai sviscerato la questione, come io non ho fatto e come non sarei arrivato a fare.
In effetti, ho mancato di indicare i precipui decreti attuativi da te invece ben individuati (con tanto di specifica a parte per caschi e visiere). Ne convengo pienamente.

In quanto alla definizione di "paraschiena" io credo che la questione sia sostanzialmente implicita nella normativa medesima.
In altri termini, se un'azienda chiama "paraschiena" un dispositivo privo di marcatura CE e privo di omologazione nazionale contravviene alle normative vigenti, in quanto quel dispositivo lo mette in vendita con una definizione che lo fa rientare in una lista di prodotti per cui è prevista la conformità a taluni requisiti minimi.

Per essere ancora più preciso: chiamare "paraschiena" o "protezione" o similari un prodotto significa assimilarlo a un DPI, cioè a un dispositivo di protezione individuale che, come tale, richiede dei criteri minimi di conformità.

Così, se una persona qualunque chiama il dispositivo in oggetto "paraschiena" usa semplicemente un termine del linguaggio tecnico corrente e tutti capiscono cosa intenda. Tuttavia, se lo fa un'azienda che vende quel dispositivo essa si assoggetta contestualmente e automaticamente all'obbligo di provvedere a un'omologazione.

Concordo sul fatto che nella sostanza il reato o presunto tale non risieda tanto nell'uso in sé di un termine improprio, quanto nella mancata omologazione. Il fatto, però, è - mi sembra - che le due cose vanno di pari passo, sono cioè indissolubili.

In effetti, se l'azienda vende lo stesso prodotto col nome generico di "imbottitura" non implica ch'esso appartenga alla lista dei citati DPI e quindi con quest'ultima definizione non dovrebbe infrangere alcuna regolamentazione vigente.

Alla fine è tutta una questione di come si girano le cose e di come si abbinano le parole ai comportamenti commerciali.

Detto questo, esprimere come stanno le cose mi è ora più semplice, perché le tue ricerche hanno fatto chiarezza. Diciamo che prima la questione delle "definizioni" la trattavo come implicita, mentre ora, alla luce delle tue delucidazioni, appare nella sua forma esplicitata.

Concludo questa mia presa di posizione sostanzialmente concorde alla tua, sottolineando la tua onestà intellettuale, la tua razionalità e la tua propensione ad anteporre la verità alla ragione individuale, doti molto rare di questi tempi.
Naturalmente, io non sono nessuno per avvalorare questi complimenti, ma ti prego ugualmente di accettarli, uniti alle mie scuse per averti dato l'impressione di esporre il forum a potenziali problemi di tipo giuridico.

Una sola osservazione: non avevi detto che i caratteri cubitali è meglio non usarli?

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