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Originariamente inviata da paolo b
Guanaco, avvocati o meno il discorso di Wotan è semplicissimo: se scrivi che Axo ha violato la legge e questo non è vero (e fino ad ora, io questa legge che vieta di chiamare "paraschiena" un para-schiena non omologato non l'ho vista citata) si tratta di diffamazione, cosa che è meglio evitare.
Dopodichè, (e pure questo Wotan lo ha ricordato) si può benissimo discutere sull'inopportunità commeciale di "giocare" su termini che possono indurre l'acquirente alla confusione.
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Che ci sia una violazione della legge non lo dico io, ma lo dice per primo Motociclismo. Anzi lo scrive. Io non faccio altro che riprendere l'argomento, come del resto è stato fatto in altri forum.
Gli avvocati non c'entrano.
Io ho sollevato una questione che mi sembra grave, così come per grave la dà Motociclismo che parla di "presa in giro dei motociclisti".
Credo che questo sia importante in una sezione dedicata alla sicurezza.
Io comunque non sono l'ufficio stampa di nessuno.
In quanto alla legge, quanto è stato obiettato dalla testata non è una mancata omologazione (l'omologazione per i paraschiena non è ancora obbligatoria), ma un uso improprio e inammissibile di un termine, laddove la legge impone un'altra definizione (tipo "imbottitura") oppure la dicitura "non omologato".
Dobbiamo pensare che se la siano inventata di sana pianta?
Eh, sì, certo, alla Edisport hanno dei visionari che, dopo aver accolto nella loro iniziativa sui paraschiena la stessa ditta in questione, hanno deciso di darle addosso, così tanto per ingannare il tempo...
Tutto questo dopo decenni di battaglie sulla sicurezza...

Ah, in quanto a quello che tu definisci come "giocare su termini che possono indurre l'acquirente alla confusione"... stai attento a come parli, perché si configura il reato di diffamazione.
Ironizzo... ma fino a un certo punto...
In effetti, "indurre l'acquirente in confusione" (ovviamente per trarne profitto) non mi sembra esattamente una cosetta da due soldi se c'è di mezzo l'incolumità.
Che dici?


