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Originariamente inviata da ilmaglio
A me sembra che la questione essenziale sia che - chi si preoccupa della sua pelle - non si faccia facilmente ingannare e convincere dalle scritte o dalla mancanza di scritte di omologa, dalla pubblicità, dalle chiacchiere del commesso.
E come le truffe: ci sono i truffatori ma ci sono anche quelli che le fregature se le cercano e talvolta se le meritano.
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Il discorso sulle "fregature" e quello sulla "sicurezza" mi sembrano francamente su due piani un po' diversi.
Certo, l'acquirente deve anche informarsi e sono proprio interventi come quello di Motociclsmo che concorrono a fare cultura.
Aggiungo che per legge il commesso - sotto mandato della casa - ha l'obbligo tassativo d'informare il possibile acquirente sulla mancata omologazione e sulla diversità di caratteristiche del prodotto. Mi chiedo solo quante volte questo dovere sia rispettato.
x Wotan
La questione delle definizioni non è di competenza della norma UNI, bensì della più generale regolamentazione sui marchi e - nella fattispecie - del marchio CE.
In breve:
http://it.wikipedia.org/wiki/Marchio_CE