Pornoromantico...
INVIDIA!!!!
Cmq per quello che so io, il sig. Rigoni Stern è una persona molto disponibile al dialogo con tutti, ed ha un'aurea di positività e un carisma che che traspare e "buca" anche l'animo più insensibile.
Riporto alcuni passaggi di una sua intervista:
http://www.griseldaonline.it/percors...igonistern.htm
Intervista di
Elisabetta Menetti
a MARIO RIGONI STERN
Nemico: una parola assente
"Il nemico è una parola che non uso. Nel Sergente nella neve la parola "nemico" non c'è: parlo di "russi", dico "loro" ma "nemico" mai. Per me quelli non erano nemici: quando ero in Grecia o sul fronte francese o in Russia non li consideravo nemici. Il nemico bisogna conoscerlo, bisogna sapere cosa ti ha fatto. Il nemico è uno che ti ha offeso o uno che ti ha fatto del male. Ma loro non mi avevano fatto niente, non mi avevano offeso e allora la parola nemico nei miei libri non c'è."
...
Ai nemici si può chiedere permesso: durante la ritirata di Russia (Il sergente nella neve)
il sergente maggiore Rigoni chiede di entrare in un'isba, si siede a tavola e condivide con i russi una zuppa. E' un momento rallentato, di magica sospensione.
"E' stata una cosa naturale in quanto non erano nemici: erano persone che stavano mangiando perché avevano fame e io sono entrato a chiedere del cibo e me lo hanno dato. Una cosa molto semplice da spiegare. Me lo ha fatto notare un mio amico che era insegnante in un liceo e che leggeva ogni anno (alla fine del quarto anno) il Sergente e che si è accorto di una cosa molto semplice. Si è accorto che ho scritto: "Busso ed entro"(*). Il fatto sta in quel "busso", perché io ho chiesto di entrare come si fa in una casa di un vicino o di una persona comune: si bussa e si chiede il permesso. E dal momento che si chiede il permesso uno non entra per far del male o per far violenza. Se entra chiedendo permesso entra per essere ospite. Loro lo hanno capito. Sono entrato solo per chiedere qualcosa: ho chiesto da mangiare. E la signora, una giovane sposa russa, ha preso un mestolo di minestra dalla stessa pignatta dove mangiavano i russi(**) e me lo ha dato. Ho ringraziato, ho salutato e sono uscito"
(*) Questa era la "tecnica" usata dagli italiani per entrare nelle case.
I tedeschi invece sfondavano la porta, sparavano a chi stava dentro e rastrellavano quello che trovano.
La popolazione ciò lo sapeva e per questo moltissimi italiani sono stati "aiutati" durante la ritirata.
(**) i russi in oggetto erano soldati in armi e non civili.