[abii.ne.viderem]

giuste tutte le vostre analisi. Il poveretto, dopo essere stato superato, si è sentito in competizione ed è andato oltre i suoi limiti. La paura dopo il primo incidente sfiorato ha fatto il resto. In effetti il rischio è sempre presente e non è necessario andare così forte per far guai, ma l'assennatezza riduce il rischio. Ricordo il mio primo viaggio in Francia, insicuro e inesperto, con la 850R. Stavo rientrando a Ginevra attraverso il Col de la Faucille, ero a fine giornata, dopo qualche centinaio di chilometri; freddo e stanchezza. Un attimo di distrazione e ho impostato male la curva: invece di correggere ho stupidamente frenato, la moto si è raddrizzata e ho attraversato la carreggiata. Dalla parte opposta arrivava una macchina: la modesta velocità di entrambi ha evitato il peggio; ho avuto la "prontezza" di non voler più impostare la curva e, individuata una via di fuga, ho puntato su uno slargo dal lato opposto del mio senso di marcia. Un po' di paura al momento, ma la prudenza ha permesso di rimediare ad un errore che altrimenti avrebbe potuto avere conseguenze ben diverse.