riporto un estratto dell'articolo su moto Press ( rivist aon line ) riguardante la prova della HARLEY DAVIDSON XL 1200 NIGHTSTER .
Vibrazioni: rtimangono sempre;
sospensioni , sembra che lascino a desiderare ;
Calore : "Ci si fa sentire ad Agosto anche quando e' natale"
Capisco la componente emozionale che concorre all'acqusito di un mezzo , ma giustificare quel prezzo con una tecnologia che si e' poco evoluta e' difficile.
Ecco l'estratto dell'articolo:
"La Nightster punta tutte le sue
carte sull’essenzialità: lo si capisce una volta
poggiate le terga sulla sella, davvero essenziale
(il livello d'imbottittura è ai minimi
storici). Ma è senza dubbio una Sportster,
ma con una posizione di guida particolare:
pedane centrali che raccolgono le gambe,
in avanti come il busto proteso ad impugnare
il manubrio a corna di bue. Giriamo
la chiave posta a destra, accanto al canotto
dello sterzo. Il 1200 attacca con le vibrazioni
che – e non è una critica – nessun
supporto elastico riuscirà a eliminare: le vibrazioni
partono dal fondoschiena e salgono
fino alla base del collo. Qualcuno le adora,
qualcun altro le detesta: ma forse è proprio
questo il discrimine tra harleisti e non. Il motore
a iniezione ha un’erogazione corposa
ed elettrica, che non disdegna allunghi non
eccessivi ma che dà il massimo quando si
spalanca il gas ai regimi più bassi. L'impressione
è di essere spinti da una mano
enorme: merito anche della trasmissione
finale a cinghia e della grande regolarità di
funzionamento donata al propulsore dall’iniezione
elettronica. Subito i difetti: le sospensioni
sul pavé fanno venire i lacrimoni,
i freni potrebbero avere più mordente, il
riparo aerodinamico è nullo, il calore del motore
ricorda Ferragosto anche a Natale. Ma
l'attenzione di un harleista scivola da questi
dettagli e va sul sound inconfondibile del
motore di Milwaukee e alla sensazione di
dominare l'asfalto che si ha viaggiando con
il fondoschiena a pochi cm da terra. Fermi
al semaforo lo sguardo accarezza le infinite
cromature, ai dettagli curatissimi: insomma
al fascino che cattura l’attenzione
di tutti ogni volta che la si parcheggia. Il cambio
a cinque marce svolge il suo compito
bene, senza impuntature. Ma non bisogna
pensare che con la Nightster si debba adottare
una guida da pensionati: grazie all’adozione
di una sospensione posteriore
a corsa allungata, questa Sportster vanta
un maggiore angolo di piega (31° su entrambi
i lati), che consente di prendersi qualche
soddisfazione tra le curve, senza far
scintillare troppo gli scarichi o il cavalletto
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