questi argomenti sono sempre interessanti, da tecnico me ne son sempre interessato in maniera critica,cercando di filtrare la politica e la disinformazione.
Per combinazione negli ultimi tempi ho afifancato al mio lavoro di progettista di impianti siderurgici quello di revamping (rinnovamento) di centrali elettriche.Mi son studiato un po' di cose e quanto diro' potra' essere ovvio per alcuni, meno per altri.
Dividerei la dipendenza del petrolio in due enormi "rami separati".Il primo, quello sotto gli occhi di tutti,anche dei piu' sprovveduti, e' quello dei mezzi di trasporto.Il secondo, secondo me molto piu' importante e' la generazione dell'energia elettrica.Tutte le industrie che producono qualunque prodotto hanno macchinari che funzionano con energia elettrica.Quindi, al mancare di questa non si stopperebbe "solo" il sistema dei trasporti, ma tutta la produzione.Non si produrrebbe piu' niente o quasi.Ritorno al medioevo immediato.Quindi secondo me precedenza assoluta alla soluzione della generazione dell'energia elettrica, che ha il pregio mostruoso che puo' essere prodotta in un sito e poi trasportata con semplici fili ovunque.Per fortuna si puo'' generare energia senza petrolio.Il nucleare avra' il problema delle scorie ma oggi e' essenziale, come dimostrato da tutti i paesi evoluti tranne noi naturalmente.Ma ho visitato anche inceneritori e centrali idroelettriche, questi sistemi non saranno modaioli e all'ultimo grido come eolico e fotovoltaico, ma garantiscono rese rispetto agli investimenti nemmeno paragonabili.
Ho studiato la storia dell'idroelettrico italiano.Nei tempi della autarchia mussoliniana ebbe un grandissimo impulso e l'italia per decenni fu all'avanguardia assoluta a livello mondiale.Per fare quello che tutt'oggi in italia viene generato con l'acqua non basterebbe ricoprire l'intera penisola di pannelli e "ventilatori".
Peraltro ho visto usi demenziali dell'energia, una centrale turbogas a trapani che ,nata per andare a gasolio e' stata convertita a metano , e ne brucia il triplo che il gasolio, solo per questioni politiche di importazione dal nordafrica.Sprecare pregiatissimo metano in centrale e' una follia solo italiana.
Mentre invece potrebbe essere usato massicciamente sull'autotrasporto.
Infine ancora, occorrerebbe spingere moltissimo sull'educazione al risparmio energetico dei cittadini (estrinsecabile in mille modi).Resto convinto che una politica di risparmo di es. il 15-20% nelle politiche di vita quotidiana sia possibile, se par poco vi dico che in italia equivarrebbe a 10 (dieci!) centrali elettriche a pieno regime.
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