Discussione: Lo sterrato...
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Vecchio 14-09-2007, 01:21   #13
abii.ne.viderem
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Aldo, non ne vado affatto fiero, ma con la 850 mi sono perso nei Sibillini qualche anno fa: pensavo di fare il furbo e prendere una scorciatoia visto che minacciava il temporale. Dopo qualche chilometro di strada bianca, le cose hanno cominciato a peggiorare: sentierini, pietrisco, il nero all'orizzonte che si faceva sempre più minaccioso e la civiltà sempre più lontana. Bon, provo ad orientarmi: capre a destra, capre a sinistra. Monti di qua, monti di là... di una strada manco l'ombra. Dietro quali montagne ci sarà il rumore di un bar con la radio che trasmetta Celentano a tutto volume? Ero così nel panico che avrei ascoltato volentieri pure lui... Come diceva Lenin, "Che fare?" Di tornare indietro non se ne parla, perché mi dico: pensa se San Brendano si fosse rotto e, mentre dietro l'ultimo orizzonte c'era il continente americano, avesse deciso di tornare indietro! Mi aspettavo che dopo l'ultima curva avrei visto qualcosa che mi avrebbe aiutato a capire in quale direzione andare. Ma dopo l'ultima curva c'era sempre e solo un'altra curva... Nel frattempo la strada sparisce del tutto e mi metto ad arare i campi con la ruota posteriore. Visto che il mio senso di orientamento riesce a farmi perdere l'uscita di un ascensore, penso già che la mia vita sarebbe cambiata e che di lì in poi sarei diventato un pastore marchigiano. A un certo punto, su un costone, vedo una panda 4x4 bianca. Mi avvicino e c'è dentro uno che si fa una pippa mentre sfoglia il catalogo postalmarket dell'intimo femminile. Così, con la faccia da cittadino idiota che si è perso tra i Sibillini e che credendo di fare il furbo prende una scorciatoia visto che minaccia il temporale, gli chiedo dov'è la strada asfaltata più vicina. "Segua quel sentiero, tra otto/dieci chilometri dovrebbe raggiungere la statale". Il casco nasconde egregiamente le lacrime che scendono copiose e mi avventuro per la discesa tra i sassi. L'ABS fischia che è un piacere, ma nonostante quello che dicono tutti i saggi ("nel fuoristrada si frena solo col posteriore!"), freno di continuo con la ruota anteriore (ma solo perché non so più che cacchio di leva tirare) e tuttavia rimango in piedi (sant'abiesse grazie ancora!); e dopo l'elenco dettagliato di tutte le bestemmie che il tribunale ecclesiastico ha registrato con tanto di vidimazione papale come utili per imboccare direttamente la porta dell'inferno, ritrovo l'amico bitume che scendo a baciare come Cristoforo Colombo appena approdato a Guanahani, ribattezzata San Salvador.
Naturalmente nel frattempo ha cominciato a piovere, ma ormai la pioggia si trasforma in acqua benedetta, perché rende l'asfalto lucido e vedo le gocce rimbalzare sulle lamiere delle macchine. Sono finalmente salvo. Il pastore, magari, lo farò in una prossima vita...
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