Secondo la giurisprudenza, le pronunce di accoglimento della Corte Costituzionale non sono completamente retroattive, perché fanno salve le situazioni "consolidate".
Chi ha pazienza, può andarsi a leggere
questo.
In breve, "Le pronunce di accoglimento della Corte Costituzionale hanno effetto retroattivo, inficiando fin dall'origine la validità e l'efficacia della norma dichiarata contraria alla Costituzione, salvo il limite delle situazioni giuridiche "consolidate" per effetto di eventi che l'ordinamento giuridico riconosce idonei a produrre tale effetto, quali le sentenze passate in giudica, l'atto amministrativo non più impugnabile, la prescrizione e la decadenza. (Cass. civ. sez. III 28 luglio 1997 n. 7057)."
Vale a dire che:
- i punti già tolti, per i quali non c'è un ricorso pendente, non vengono restituiti;
- i punti per i quali è in atto un ricorso, o che comunque sono ancora in corso di sottrazione, non vengono tolti.