Mukkista
Registrato dal: 12 Nov 2002
ubicazione: Roma
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20/08 Lunedì Fethiye – Izmir – Cannakkale- Dardanelli
Km. 680 tempo: H 10.30 Tempo in Movimento H 8.10
Velocità Media Kmh. 83.20
Strada statale a 4 corsie ed autostrada fino ad Izmir
Partiamo alle 09.00 dopo aver salutato tutti, ci rimettiamo in marcia dopo 4 giorni di sosta dove mi sono limitato a lavare Diavolina, giacche e pantaloni dallo sporco accumulato. Stamattina spostando la moto dal parcheggio ho sentito un bruttissimo rumore dal cardano, faccio un giro di prova prima di caricare le borse: tutto regolare…Mah !
Lungo la strada incrociamo 2 BMW ed una Suzuki di ritorno dall’ Armenia, non sono molto loquaci forse perché sono stati fermati dalla stradale per eccesso di velocità.
Mi metto a seguirli dato che dobbiamo fare la stessa strada ma la loro media è molto alta e non ho intenzione di farmi beccare dalle pattuglie che sono numerosissime.
In Turchia il limite per le moto in strade a 4 corsie è circa 95 kmh ma se superi i 100 kmh sono guai, beccato nei viaggi precedenti voglio arrivare “vergine” alla frontiera.
Sosta per pranzo, poi di nuovo per strada direzione CANNAKKALE dove arriviamo alle 18.30 passando accanto ad ASSOS dove questa volta abbiamo deciso di non soggiornare.
Decidiamo di non cercarci un albergo come previsto e prendiamo il TRAGHETTO per I DARDANELLI, questa volta in senso inverso, sta tramontando il sole e comincio a pensare di aver azzardato troppo: tra poco farà buio, troverò un albergo dall’ altro lato del canale ?
Sbarchiamo con ancora mezz’ ora di luce, mi dirigo dall’ altra parte della PENISOLA di GALLIPOLI, sul lato che dà sull’ EGEO e passato il MEMORIALE ANZAC, memoria della disastrosa spedizione Australiana e Neo-Zelandese della Prima Guerra Mondiale, troviamo l’ insegna di un albergo che raggiungiamo, ormai sera, 6 kilometri dopo. Hanno una stanza solo per stanotte ! KUM HOTEL, albergo-residence-campeggio, direttamente su una spiaggia di sabbia finissima dove ci rechiamo ad ammirare il tramonto, camera 3 letti con bel bagno ed aria condizionata, Diavolina parcheggiata davanti alla finestra, cena a buffet ottima e varia, € 86.00 extra compresi. Da ricordarsene magari per starci 2 notti, la spiaggia ed il mare meritano una sosta. In alternativa ad ALESSANDROPOLI per chi sbarca ad IGOUMENITSA, se si parte appena sbarcati e si percorre la strada senza sostare alle METEORE si arriva la sera, passate le procedure di frontiera oramai spedite ( come dimostrato all’ uscita ) e senza dover passare subito i Dardanelli.
21/08 Martedì Gallipoli – Frontiera – Tessalonika
Km. 533 Tempo: H 7.00 Tempo in Movimento H 5.49
Velocità Media Kmh 91.5
Passaggio Frontiera H 0.18
Facciamo una passeggiata sul lungo mare prima di fare colazione, poi partiamo e prendiamo la strada per la frontiera che superiamo in tempo record tanto le procedure sono state velocizzate. Siamo di nuovo in Europa e percorriamo la VIA EGNAZIA quasi tutta autostradale interrotta solo in prossimità dei laghi prima di TESSALONIKA che raggiungiamo alle 16.00. Sulla strada incontro con due BMW, un GS1150 ed un R100 con due ragazzi di Milano di ritorno dalla Turchia che per poco non vengono investiti da un’ auto che non rispetta lo stop.
Mi dirigo ad AGIA TRIADA sul golfo di Tessalonika dove avevo prenotato il SUN BEACH HOTEL nel 2005 per i miei amici che avevano ripercorso il mio viaggio in Turchia del 2004, entro nell’ albergo che non conoscevo e che, forse per i lavori di ristrutturazione appare come un “4 stelle cadenti”, ci danno una stanza con vista mare scontata, ci cambiamo ed andiamo in spiaggia dove rimaniamo tra bagni di sole e mare fino al tramonto.
La sera ci rechiamo ad una Taberna sulla spiaggia consigliata dall’ albergo dove consumiamo una deludentissima cena : dati i prezzi esorbitanti del pesce, memore della scarsa propensione ed abilità dei Greci a cucinarlo, opto per Insalata Greca-Maiale (dopo 26 giorni finalmente !)-Tzaziki, arriva tutto con estremo ritardo e l’ insalata è la più insignificante mai mangiata. Paghiamo e ce ne andiamo in camera, pensare che mi sognavo questa cena da tempo !
22/08 Mercoledì Tessalonika – Skopije – Pristina – Podgorica . Cetinje
Km. 809 Tempo: H 14.00 Tempo in Movimento H 11.20
Velocità Media Kmh 71.20
Note: - costo assicurazione Kosovo € 20.00
- Ingresso ed attraversamento del Kosovo senza alcun problema di sicurezza
- Strade in Kosovo strette e trafficatissime con fondo scanalato e corrugato
- Attenzione: a MITROVIKA prendere direzione PEC e non seguire la strada Statale per Podgorica per non capitare, come noi, al confine Serbo, dopo 45 kilometr,i da dove siamo stati respinti.
- Calcolare che dal confine MONTENEGRO a PODGORICA la strada è lunga con frequenti sorpassi da effettuare alle code causate dai camion, calcolare medie molto basse di percorrenza.
- A parte tutte le difficoltà di guida i panorami in MONTENEGRO sono stupendi !
- Se si ha intenzione di soggiornare sulla Costa Montenegrina, prenotare con largo anticipo, scaricato l’ elenco degli alberghi dal sito dell’ Ente Turismo li ho trovati tutti pieni !
Giornata forse la più impegnativa del nostro viaggio.
Partiamo da Tessalonika di buon ora e ci dirigiamo per l’ autostrada che ci porterà a SKOPJE attraverso la MACEDONIA che ci appare con bei panorami di campagna e fiumi circondati da montagne. Attraversiamo la capitale e prendiamo la statale che dopo pochi Kilometri ci porta alla frontiera con il KOSOVO, amministrazione autonoma non ancora indipendente e sotto la tutela ONU. Pago l’ assicurazione e percorro la statale per fino a PRISTINA superando camion ed automezzi militari delle varie nazioni compreso uno Italiano che saluto. Non ci sono i segni delle lotte etniche tra Serbi e Albanesi-Musulmani che hanno causato lutti interrotti solo dall’ intervento delle Nazioni Unite, le case sono ricostruite, tantissimi i magazzini di materiale edile, cartelloni pubblicitari e negozi di ogni tipo. Sostiamo in una stazione di servizio dove al bar c’è un gruppo di militari Americani con la loro interprete Kosovara. A MITROVIKA sbaglio strada e vado diretto sulla stradale per PODGORICA, il panorama è bello, passiamo per paesi dove accanto alle auto con la bandiera Serba ci sono tombe con la bandiera Kosovara, rossa con l’ aquila nera. Poco traffico e questo dovrebbe farmi pensare…percorriamo la strada in salita che costeggia un lago artificiale ed arriviamo alla frontiera dove i funzionari Kosovari guardando il passaporto già ci preavvisano che saremmo dovuti tornare indietro, alla frontiera Serba infatti non ci fanno passare. La Serbia non riconosce il Kosovo e non ti fanno entrare senza un apposito timbro che mettono solo al loro posto di frontiera, per rientrare in Serbia bisogna provenire da Macedonia o Montenegro ! Colpa mia che mi sono distratto, un militare del Kenya (!) mi indica la strada da seguire e tornati a MITROVIKA, la deviazione ci è costata Km. 90, prendiamo la strada per PEC dopo aver fatto il pieno. Percorriamo una strada agevole con una campagna bella e senza segni di guerra, Ogni tanto mezzi militari, ai lati uno dei segni della loro presenza: prostituzione femminile ed anche maschile e tantissimi bambini che vendono frutta.
Arriviamo a PEC sede del Contingente Italiano ma non abbiamo occasione di incontrare e salutare i nostri militari.
La strada comincia a salire fino a quota 1500 msl con tornanti stretti ed in rapida successione con mucche che pascolano ai lati e sulla strada e bambini che vendono cestini di more. Arriviamo alla frontiera con il MONTENEGRO che superiamo con il solo controllo passaporti. Cominciamo a scendere per una strada di montagna fra boschi di conifere e prati fioriti, sembra di essere al Terminillo, la montagna vicino Roma.
Arriviamo a ROZAJ e troviamo la strada interrotta da un incidente stradale, già la deviazione imprevista ci ha fatto perdere tempo, questa interruzione ci sballa tutta la tabella. Mancano ancora Km. 160 ma sono i più duri per il traffico intenso su statale stretta con numerosi camion da superare. Riusciamo a passare di lato all’ incidente dopo 20 minuti di attesa sotto lo sguardo minaccioso del poliziotto che ci intimava di tornare indietro e ci lasciamo l’ ingorgo alle spalle, mi metto ad andatura veloce nonostante le curve ed i tornanti fino a quando vengo fermato da una delle numerose pattuglie con Radar che troveremo sulla strada, mi metto quasi a piangere e me la cavo con un “sermoncino” e riparto questa volta ad andatura più prudente. Il traffico si fa più intenso, i camion da superare si raggiungono dopo lunghe colonne di automobili che seguono mestamente e quasi senza speranza di superare su questa strada a due corsie, la sera cala e PODGORICA sembra non apparire mai…Quando arriviamo è il tramonto ed incontro un simpatico Spagnolo in sella ad un GS1100 del 98, residente a Podgorica che mi scorta fino alla strada per CETINJE !
Percorriamo gli ultimi 32 kilometri di notte ed arriviamo al nostro albergo, prenotato giorni prima, portati da un Montenegrino incontrato ad un distributore a cui avevamo chiesto indicazioni, che ci guida fino all’ ingresso salutandoci poi in Italiano.
Sono le 22.00 al nostro orologio ancora un’ ora avanti, è stata una giornata lunghissima ed impegnativa 14 ore di viaggio !
Scendiamo al ristorante e mangiamo l’ ottimo Prosciutto di Cetinje ed altri piatti a base di maiale, poi sprofondiamo a letto.
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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