Quote:
Originariamente inviata da eleoluca
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logicamente non era una soluzione pronti-via!
il fatto è che siamo tutti così abituati alla supercomodità, che ci pare normale restare in casa abbigliati nello stesso modo d'estate e d'inverno...il gap lo deve chiudere l'impianto di riscaldamento (di qualsiasi genere esso sia...).
L'italiano medio, in città sta in casa in camicia, si gode i suoi 20-24 °C, neppure sa da dove provenga il "caldo" dei termosifoni e ancor meno quale centrale termica si trovi sotto il condominio ( non parliamo neppure del combustibile).
Poi pretende che per strada ci sia aria respirabile...e quando eolo o giove pluvio non provvedono, si accanisce contro gli automobilisti/motociclisti... concludendo la sua crociata bevendosi a garganella i dati-cagata che le amministrazioni ci propinano nei giorni prima e dopo i blocchi del traffico...
Non nego le responsabilità del traffico circa l'inquinamento (e mi fanno impazzire quelli che si sparano 2 ore di tangenziale tutti i giorni per andare al lavoro senza cercare soluzioni alternative....tipo le due ruote) ma la soluzione, a mio avviso, va ricercata nel controllo degli impianti di riscaldamento.