Infatti fù un'odissea.
Provai tutto il provabile (torx, estrattori, brugole, trapani, e chi più ne ha più ne metta), ma alla fine il problema fù risolto da un amico meccanico il quale operò come segue (metodo comunque elencato nella FAQ di Luigi e suggerito anche da altri).
Con un mazzuolo piantò nell'esagono (o meglio in quello che ne rimaneva) una specie di scalpello, più grosso di quelli raffigurati nella FAQ; se non ricordo male ad una estremità avea la punta a forma di cacciavite piatto, come quello raffigurato, e dall'altra (ripeto se non ricordo male) il manico a forma esagonale per poter essere girato con una chiave.
Ci mise una buona mezz'ora perchè l'interno della vite era ormai talmente martoriato che ogni volta che provava a girare lo scalpello il metallo pareva si squagliasse come se fosse stato di plastica.
Avevamo paura di provocare qualche danno serio con il mazzuolo, visto che ad occhio la scatola del cambio pare sia forgiata in lega di ghisa o qualciosa del genere, quindi presumibilmente abbastanza sensibile alle "mazzuolate". Alla fine decidemmo di dare una decina di mazzuolate in più (di sicuro il dannatissimo NON poteva rimanere lì) e per fortuna andò bene; stappammo una bottiglia si spumante.
Per sicurezza poi montai un tappo di derivazione automobilistica, con la testa esagonale tipo bullone normale, e magnetizzai l'estremità come nella vite originale (serve a raccogliere quel poco di limatura metallica provocata dagli ingranaggi, sulla vite originale ce n'era un po' depositata sul magnete).
Buona fortuna.