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Originariamente inviata da Mauro62
bisogna leggere anche lila, praticamente è il seguito.
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Sottoscrivo...
E' inevitabile che un approccio unicamente "motociclistico" porti alla conclusione che il libro sia di una noia mortale ma c'è una nota dell'autore che recita:
"Quanto segue è basato su fatti realmente accaduti. Benché molto sia stato cambiato per finalità retoriche, nella sua essenza deve essere considerato realtà. Tuttavia non va in alcun modo assimilato al vasto corpo di dati relativi alle pratiche ortodosse del buddhismo Zen. E neppure va associato troppo strettamente con la realtà pratica delle motociclette."
Il titolo completo dell'opera è "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", sottotitolo "Indagine sui valori"...
Date le premesse, è chiaro che se noi andiamo a saltare da un paragrafo all'altro per seguire le descrizioni del viaggio senza riflettere sulla funzione che queste hanno nel racconto (il mondo delle percezioni), è molto meglio andarsi a leggere qualcos'altro...
Lo sforzo di Pirsig è stato di usare un approccio Occidentale (cioè razionale positivista) per costruire un ponte verso la filosofia Orientale del "Tao Te Ching"...
Non è il caso di discutere se sia riuscito o meno nell'impresa tentata tra l'altro da filosofi ben più accreditati, ma bisogna considerare l'epoca in cui è uscito il libro (1974), quindi successivamente ai movimenti sociali del '68...
Quindi un libro dalla lettura impegnativa e fuorviante se affrontato con un'aspettativa "ristretta", analogamente ad altri libri come "Lo Zen e il tiro con l'arco" o "Lo Zen e l'arte di disporre i fiori"...
Tornando a quanto scritto da Mauro62, la quantità enorme di lettere spedite da lettori di tutto il mondo, con richieste di spiegazioni (inevitabili, visto che non tutti avevano il background culturale per capire profondamente il pensiero di Pirsig), spinse l'autore a scrivere un secondo libro "Lila" sottotitolo "Indagine sulla morale" nel quale l'autore si imbarca nell'impresa titanica di costruire una Metafisica della Qualità... E' ovvio che la comprensione del secondo libro è impossibile se non si è letto il primo più di una volta...
Anche in questo caso, stabilire se ci sia riuscito o meno è impresa ardua... aspettiamo il terzo...
p.s. ho scritto di getto, mi scuso in anticipo per eventuali inesattezze...