In effetti Muntagnin la prende ancora piu' scientifica (cosa che ho volutamente trascurato) e quindi mi solletica ad approfondire.
Nella fisica di tutti i giorni esiste un concetto che parla di conservazione della quantita' di moto (non moto come la intendiamo noi

) effetto particolare del piu' semplice concetto che ad una azione corrisponde una reazione.
Siate gia' stufi? E io continuo lostesso.
Quando le braccia reagiscono per qualche istante alla coppia torcente dell'albero che sta' accellerando praticamente hanno gia' riequilibrato il tentativo di rotazione che verra' del tutto trasferito alla rotazione dell'albero.
Infatti il motorino elettrico (senza carico passivo) , per conservare la quantita' di moto si mette a girare in controtendenza rispetto all'albero;
salvo che se viene tenuto fermo fino a quando ha raggiunto la rotazione di regime, una volta mollato dovrebbe rimanere fermo. Dico dovrebbe in una situazione ideale perche' poi
ci sono 100 effetti collaterali che inficiano l'esperimento.
Ad esempio la resistenza dell'aria delle sue parti in movimento, come esattamente l'elicottero che subisce al contrario una "costante" controreazione sulle pale da parte dell'aria.
Ultimo esempio semplice semplice di stampo crossistico;
per evitare che durante un salto
la moto si metta a ruotare attorno al motore ed evitare di picchiare di muso o di kiulo
l'avezzo crossista in volo gioco proprio con l'acceleratore.
Facendo accelerare o rallentare bruscamente la ruota posteriore contrasta la rotazione di tutto il mezzo nel vuoto.
Oppure quando state per cadere in avanti oppure indietro ruotate la braccia in avanti oppure indietro
per equilibrare la caduta. Avete visto sicuramente gli astronauti che giocano.
Se per miracolo in tempo zero qualcuno riuscisse a fermare le braccia, la quantita' di moto si
trasferirebbe tutta al corpo facendolo girare piu' velocemente, ma sempre mantenendo uno dei principi fondamentali della fisica.
Basta ora mi sono stufato anch'io e condolianze a chi e' arrivato fino in fondo.
Ciao a tutti