Non si collabora/lavora nella sfiducia...è una regola di convivenza civile.
Io mi comporto così:
1) - Cerco di far capire che sono informato e seguo i vari processi e i problemi che emergono
2) - Se ho una richiesta esplicita ne parlo serenamente
3) - Faccio capire di essere esigente, per questo mi sono rivolto ad un marchio serio e a un concessionario altrettanto serio e che quindi non lascerò cadere eventuali carenze o tentativi di nascondere le cose.
Mi hanno sempre trattato tutti bene, un paio di volte sono incappato in strutture che definisco per correttezza "poco professionli", mi sono arrabbiato molto, non ho ottenuto risultati ma loro hanno passato delle rogne vere.
Il problema è che per fare così bisogna essere rigorosi nella conoscenza ed essere disposti a perdere il tempo necessario per far rispettare i propri diritti. Personalmente lo ritengo un dovere sociale.
Allo stesso tempo rifuggo il modello:
"Tu certamente tenterai di fregarmi..." non si costruisce niente di buono in questo modo.
Però: se si pretende qualcosa di più è corretto che si paghi, dall'altra parte si avrà la giusta disponibilità, spesso invece in Italia usiamo la frase
"fammi il favore...", nel lavoro non è così che può funzionare, i favori eventualmente si fanno, non si chiedono.