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Originariamente inviata da ilmaglio
Dog ... da quel che tu dici sembrerebbe alle fine risultare:
che non ci sia possibilità di differenza di sicurezza tra caschi di enorme diversità di prezzo
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Mai detta ne pensata una cosa del genere.
Io affermo anzi che ci sia un ENORME possibilità di differenza nella sicurezza tra caschi, anche indipendentemente dal prezzo.
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Originariamente inviata da ilmaglio
ovvero che il prezzo non è affatto indice di maggiore capacità di protezione del casco assai più costoso, anzxi, direi, della amrca più costosa
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Ancora non ci siamo. Io affermo che il prezzo è un indice molto povero della capacità di un casco di proteggere la testa da un generico impatto. Il prezzo è un indicatore ENORMEMENTE più povero di un test, tanto che è difficile descrivere i due come "indicatori" nella stessa frase.
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Originariamente inviata da ilmaglio
che "passare" le omologhe costituirebbe la garanzia del massimo delle capacità di protezione ottenibile oggi da un casco
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Mai detta ne pensata una cosa del genere. Passare le omologhe è la base perchè un casco da moto si possa definire tale.
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Originariamente inviata da ilmaglio
Da non esperto, e quindi sulla base di empiriche supposizioni o pregiudizi, ritengo, per esempio, che il cinturino sia importante, che sia importante che sia ad anello, che quello Arai è sempre ad anello ed ottimo.
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I cinturini vengono testati, usare il doppio anello invece dello sgancio rapido è una legittima scelta del produttore e del consumatore, il doppio anello non costa più dello sgancio rapido, anzi...
Ovviamente, per quanto il doppio anello possa piacere, averlo non ti salva se alla testa arriva un'accelerazione eccessiva. Non più di quanto ti salvi la grafica di Fogarty sulla calotta o il perfetto sistema di areazione. In materia di sicurezza NON ESISTE COMPENSAZIONE.
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Originariamente inviata da ilmaglio
Per il resto, penso in sostanza che Arai dia affidabilità generale di sicurezza, di sicurezza maggiore, magari non proporzionata al suo alto costo.
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Libero di crederlo. Io penso che Arai sia l'Uri Geller dei caschi. Ma una cosa è quello che uno pensa, un'altra sono i risultati di una prova che Arai GARANTIVA AI SUOI ACQUIRENTI DI SUPERARE.
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Originariamente inviata da ilmaglio
Ma quel che volevo dire è che mi è sempre risultato che le "omologhe" - in tutti i campi - riguardano la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere, minime, non massime e sono tendenzialmente "al ribasso" rispetto a ciò che può offrire il meglio del mercato.
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Bene, quindi i produttori dovrebbero PRIMA passare l'omologazione (che è
"la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere"), POI pensare alla supercazzola, che può essere più o meno importante, ma non quanto
"la base delle caratteristiche che un certo prodotto deve avere"
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Originariamente inviata da ilmaglio
Arai, mi vuoi dire, fa pagare tutti quei soldi e - se va bene - rispetta omologhe che, si devee ritenere, non sono certo corrispondenti alla caratteristiche massime che un casco oggi potrebbe avere?
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"La supertecnologia e/o i soldi ci vogliono per farlo omologato e leggero, e areato e con la visiera a sgancio rapido e antinebbia e sfoderabile e con gli interni in microsupercazzola trattata anti batteri-funghi-muffa-alghe-cavolfiori e dipinto con i colori di Troy Baylorser e pubblicizzato sulle maggiori riviste del settore e pure su quelle minori che non guasta.
Roba più o meno importante che, nelle preferenze dell'acquirente, può più o meno valere la differenza di prezzo."
Bada bene che io non ho mai detto che Arai non usi materiali più costosi degli altri ,o faccia caschi di bassa qualità, o poco comodi da portare, o che le calotte non abbiano accoppiamenti curati. Io sono SICURO che un casco Arai, a produrlo, costa dieci volte di più di un casco del Lidl.
Solo che le incudini dei crash-test sono poco interessate al prezzo della visiera.
Quello da cui questa discussione è partita non è certo il primo test da cui un casco Arai è uscito perdente nel confronto con caschi simili o meno costosi (ciò che lo rende magari più importante è che questo non è uno dei tanti test di una rivista, ma il test
ufficiale che quel casco
doveva superare). Il risultato del test non mi sorprende affatto, ma la reazione di incredulità degli
Araisti in questi casi, il voler a tutti i costi giustificare il loro eroe, è sempre spassosa.
L'ho detto, l'Uri Geller dei caschi.
DogW