Beh, che la chiesa sia un grandissimo 'scenografo' è certo, basta visitare la cattedrale di Tour...
Ma qui non si parla di coreografia, di superficie, ma di rapporti umani, i più stretti possibile, quelli con i propri figli.
Quando hanno fatto il primo prelievo di sangue a mia figlia ho passato il peggior quarto d'ora della mia vita. Sembrerà stupido, ma ero combattuto tra l'offrire il mio braccio al posto suo e il dare un destro all'infermiera (che peraltro era tale solo per il camice....).
Quello che vediamo nei nostri figli è forse in parte la nostra voglia di sopravviverci. Per questo è così difficile, a volte, rispettarne la libertà, anche quando sono piccoli.
E tu ce l'hai fatta. Complimenti, e grazie per aver voluto condividere con noi un momento così intenso e personale. A me ha fatto bene.
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Gianbu è in Caponord
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