Pluralità di modelli con una stessa base: essendo la moto un acquisto non razionale ed un bene superfluo, la tendenza del mercato è ad acquistare sempre il modello piu' potente che come costi di produzione è sostanzialmente pari al fratello minore. Anche in questo il mercato della moto è molto diverso da quello dell'auto, in cui i costi d'uso sono maggiormente considerati.
Politiche di marketing: negli ultimi anni BMW ha scientemente cercato di allargare la base di clientela, eventualmente scontentando alcueni vecchi (anche anagraficamente) clienti come me. Ha prodotto un'infinità di modelli ed anche diversi flop ma comunque è cresciuta molto per cui gli azionisti sono contenti (e contano piu' dei vecchi appassionati).
Per far questo i costi commerciali sono cresciuti molto, in compenso sono scesi i costi di produzione anche grazie alla terziarizzazione (comunque un dipendente Aprilia o anche Rotax ha un costo inferiore oltre che essere un variabile anziché un fisso) ed i maggiori volumi consentono di comprimere i costi dei componenti, la cui qualità relativa è comunque diminuita (tanto il marchio copre tutto). Per cui margini unitari superiori o alla peggio uguali ma su maggiori volumi.
Dopodichè se il valore dell'usato si deprime o se i clienti si indebitano, questi non sono problemi loro, almeno nel breve termine che per gli amministratori è quello che conta.
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