Quoto nella sostanza tutto quanto detto e contribuisco con un mio particolare stato d'animo : non mi diverto più a sciare se non quando sono solo da solo. Sembra egoistico ma assicuro che non è così.
Scio da oltre 35 anni, ho fatto agonismo (anche discesa libera) e da 4/5 anni ho iniziato a portare a sciare anche i figli : prima la più grande (adesso ha 10 anni) e dall'anno scorso anche il piccolino (adesso ha 6,5 anni).
Entrambi hanno iniziato con maestri, classi collettive per divertirsi e maestro singolo per comprendere cosa significa sciare (rispetto della montagna, rispetto degli altri, pericolosità, tecnica, ....).
Ho cominciato a portarli con me solo quando ho verificato che avessero quel minimo di "consapevolezza" dello sci e mi sono accorto che purtroppo adesso (nonostante almeno la grande concepisca solo le piste nere possibilmente con gobbe) passo oltre metà del mio tempo a sciare guardandomi dietro, verificando quello che fanno cercando di evitargli situazioni di pericolosità indotta da altri.
Se si fanno male per i fatti loro o perchè io ho valutato male una situazione è una cosa ma essere centrati da imbecilli che non hanno la minima pradonanza degli sci è un'altra cosa.
E' per questo che, come ho citato prima, mi diverto (sciisticamente parlando)solo da solitario in quanto non ho la preoccupazione dell'incolumità della prole.
Ovviamente il rovescio della medaglia è che passare una bella giornata di sci con tutta la famiglia (scia anche mia moglie) è un'esperienza fantastica. Per cui, in maniera democratica, alterno giornate famigliari a giornate solitarie.
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