Una bella fine non è mai facile in tutti i sensi .
Salire sulla nave è stato come scrivere queste pagine, rendersi conto di essere alla fine.
Assicurata la moto e preso il necessario mi avvio verso la mia cabina, sulla nave la solita umanità, all’andata chi rientrava in patria era euforica, al ritorno la maggioranza è euforica lo stesso, mi domando perché è ,come mi spiega un signore marocchino, dovuto all’essere a disagio su e giù . Gli emigranti africani quando sono in patria si sentono a disagio, sono evoluti rispetto ai locali, le aspettative sono molte ,da qui l’ euforismo, molte volte deluse. Al rientro da una parte c’è il ritorno alla loro normalità e dall’altra essere diversi in un'altra terra. Non sono mai a casa ne in africa ne in occidente, tenaci si aggrappano a tradizioni, il piu delle volte per noi incomprensibili.
La cabina è comoda , non pulitissima, ma sono stato in ambienti molto peggiori. Tiro fuori quello che mi servirà , fa freddo non ci sono abituato. Dopo la doccia girello per la nave, la quantità di bambini. Guardo gli ultimi che entrano nella pancia come tutto è tecnologico e ordinato rispetto ai porti africani .
L’Africa del nord non è l’ Africa . La Tunisia il Marocco la Libia l’ Algeria non sono Africa sono il prolungamento dell’Europa verso l’ Africa. Ritorno un attimo in cabina per prendere gli occhiali e la trovo occupata da un'altra famiglia. Avevo chiesto e pagato una cabina esclusiva , tutta per me . Nel momento dell’acquisto del biglietto non sopportavo più nulla che non fossi io. Non sarà vera Africa ma comunque ne siamo vicini. La cabina sarà tutta mia .
Riprendo il mio vagabondare da una parte sono felice . Sono riuscito a riportare a casa Modestine dall’altra penso a quanti errori ho fatto e quanto potevo pagarli e soprattutto a cosa mi aspetta a casa. Timore e insicurezza misto ad una sensazione di conclusione . Quando torni sei sempre diverso da quando sei partito specialmente in questo tipo di viaggi.
Mi ritornano in mente dettagli insignificanti un insetto sulla carta geografica dell’africa , in quel momento, mi ci sono identificato. Quante afriche , quanti sono i chilometri.
Fantastico gia del prossimo viaggio, ma non avevo detto che questo era l’ultimo?
In nave è un alternarsi di colazione pranzo e cena . Il mio corpo non è abituato. I tavoli sono misti a caso i miei compagni sono un marocchino che lavora a pistoia e due fuoristradisti in jeep torinesi .
Inizialmente il mio modo di mangiare è simile a quello di Mohamed: finisco tutto diligentemente . I torinesi da come lasciano tutto o quasi testimoniano dell’abbondanza che si sono portati dietro, nell’auto, e di dove siano stati :città imperiali . Come fare un giro in Calabria o Sicilia alcuna difficoltà, cosa riportano a casa? Due tappeti e la sensazione di aver vissuto un avventura ….
Con il proseguire dei pasti anch’io mi adeguerò all’abbondanza .
In un uscita su di un ponte vengo salutato dai rallysti. Lorena quando a saputo che erano a bordo ha sibilato “massacrali….”
Gi lascio fare i convenevoli “ah bene ce l’hai fatta ….come è andata ?” la mia risposta con gli occhi fissi sui loro visi,perché gli occhi li avranno sempre bassi è caustica . “bene grazie ma vi devo dire una cosa . Non ci si comporta come voi . Francamente fate disonore ai motociclisti ma soprattutto agli enduristi. Fossi in voi mi vergognerei. Fate ridere con le moto piene di adesivi di grandi competizioni, che avrete anche fatto. Ma di cui non avete certo compreso lo spirito. Fabrizio Meoni passò una nottata a smontare una moto insieme a me ed altri, per riportarla a casa, il proprietario si era rotto una gamba. E la moto fu divisa fra 6 persone in moto…..Scusate ma questo è essere uomini il resto son quaquaraqua.” In tutta la mia sparata non alzarono mai gli occhi da terra ed alla fine balbettarono “questo è il tuo punto di vista , fa sempre piacere confrontarsi e ben vengano le critiche …..” “ Voi non capite niente e soprattutto siete niente addio” .
In tre giorni e due notti non li ho piu visti e dire che girellavo molto, non avevo letture, se non un corriere datomi dai torinesi di alcuni giorni fa. Scoprirò che tutto in italia è piu o meno rimasto uguale stesso governo stessi personaggi ….come il mondo non cambia e come un viaggio ti estranea . I problemi anche i piu piccoli in questo tipo di viaggio possono diventare enormi. Quando la moto era a Firenze mi sostituirono le mollette elastiche stringi tubi della benzina con le piu sicure “ a pinza “ inserendomi anche dei raccordi rapidi per facilitare lo smontaggio del serbatoio. Passai due giorni a cercare il tubo nuovo perche i raccordi al primo smontaggio si ruppero. Il primo tubo che trovai si sciolse dopo un giorno e la benzina gocciolava vicino ai collettori di scarico!! Per fortuna trovai del buon tubo e li sostituii tutti ma non avevo le fascette stringi tubo del diametro giusto….insomma per due o tre giorni ho avuto un problema minimo che poteva arrestarmi drammaticamente …mai sottovalutare ogni piccolo dettaglio.
Piu passa il tempo piu sono timoroso dell’ arrivo. Ormai manca veramente poco vedo le luci di Genova . Lorena e Filippo saranno già ad aspettarmi. Squilla il telefono sul display leggo Zoria……”dimmi Zoria, sono in nave vicino a Genova sto rientrando” “si lo so sei un grande sono al porto ad aspettarti…..” balbetto gli occhi mi si inumidiscono…..”no Zoria sei incredibile grazieee sei unico….non dovevi” “ti aspettiamo….”
Scendo nel garage della nave. Libero la moto, il ponte levatoio ci mette minuti interminabili, esco per primo a spinta . Dalla nave alla dogana sono un chilometro Modestine sembra leggerissima …. I doganieri mi fanno cenno di passare , capiscono e non mi domandano nulla , neanche il passaporto….grazie Casa….
Vedo Lorena Filippo , carico la moto e vedo Zoria e Kappaelleti…..sono venuti a prendermi ….non meritavo tanto. Zoria ha una bottiglia , brinderemo ci abbracceremo , Zoria è venuto in moto da Bergamo ha aspettato dalle 17 alle 20 che arrivassi ……….che motociclista che amico . Klt vorrebbe andare a cena ma non ce la faccio ho i vestiti che puzzano di capra e sogno casa mia ….grazie comunque ci rifaremo. In pochi minuti vengo sommerso da emozioni e tutte bellissime …..
Monto in macchina l’auto è pulita la strada pure le auto hanno i fari c’è silenzio ………sono gia a casa
“ma che voglio in realtà? Troppo, come sempre, e questo non va bene per un uomo. E tuttavia, vivere solamente una volta è una prigione maligna. “
cit.: Cess Nooteboom “hotel nomade”
Ringrazio tutti senza di Voi ed i vostri incoraggiamenti ne il viaggio ne il report sarebbero realtà.
Vorrei citarvi tutti: Zoria Nemo Patrizia Frasfax Armando Alberto Matteo Luigi Liz Luca Sello Berta e tutti gli altri e altre .... siete veramente tanti, mi scuso con chi non ho citato , grazie di cuore
Un ringraziamento particolare a Lorena che mai mi ha fatto sentire inadeguato a quello che facevo.
E a Modestine per aver sopportato il martirio ....adesso è a Firenze , l'aspetta un motore nuovo direttamente da Mattingofen, faremo altre giratine insieme sicuramente .