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Vecchio 24-12-2006, 17:33   #89
Dogwalker
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Originariamente inviata da Giacam Visualizza il messaggio
Il mondo (tutto?) è convinto che il sovietico Jurij Gagarin sia stato il primo uomo a solcare lo spazio sulla Vostok 1.

Io porrei la questione in un'ottica diversa, forse più realistica, visto il periodo da guerra fredda e di propaganda di Stato.
Gagarin è stato il primo uomo... a tornare vivo dallo spazio.
Quanti ne sono stati "sparati" precedentemente oltre l'atmosfera prima di poter cantare la vittoria della tecnologia sovietica? E' ovvio che non potevano pubblicizzare un insuccesso. Ed ecco che noi siamo a conoscenza dell'impresa di Gagarin... ma degli altri uomini e donne nessuno ne ha mai parlato.
Torno sulla questione principale per fare un'appunto.
Qui si è parlato di propaganda. Bene, la propaganda funziona nelle due direzioni.
La storia degli astronauti sovietici morti non è proprio nuovissima. Risale ad ancora prima del volo di Gagarin, a quella stessa epoca di guerra fredda e propaganda di stato. In quell'epoca i sovietici vennero variamente incolpati di aver ucciso astronauti lanciandoli in capsule che, a guerra fredda finita e documenti tecnici disponibili, si è scoperto essere troppo piccole per trasportare un carico umano. Le intercettazioni di Torre Bert sono figlie di quella stessa epoca (e sono state variamente messe in dubbio da parecchi tecnici. Tra l'altro, tutto quello che hanno captato prima del volo di Gagarin non sono voci, ma un battito cardiaco e un respiro che hanno affermato provenire da una capsula spaziale, quando le capsule Vostok conosciute non avevano trasmettitori automatici per questi dati).
Certo, ai sovietici non piaceva pubblicizzare i fallimenti e, soprattutto, per loro era più facile nasconderli (anche se non ebbero grossi problemi ad ammetterne diversi) ma, in quella stessa epoca di guerra fredda e propaganda, trovandosi spiazzati dai successi dei sovietici nelle prime fasi della corsa spaziale, era certamente comodo per gli avversari affermare che la via sovietica allo spazio era lastricata di corpi umani, e accusarli di aver ottenuto per primi certi risultati "perchè loro non danno la stessa importanza che diamo noi alla vita umana". Come si poteva smentirli?

Quello che sappiamo per certo, anche dai documenti oggi accessibili, è che i Sovietici, più degli americani, si specializzarono in missioni non pilotate. Prima di mettere un uomo su un razzo, spedirono in voli suborbitali di tutto. Mandarono manichini in orbita intorno alla Luna per misurare i livelli di radiazione. L'intero primo volo spaziale della Buran fu compiuto senza equipaggio, con la navicella telecomandata da terra.
Se ne potrebbe dedurre che avessero una certa considerazione per la vita umana e volessero essere sicuri prima di rischiare gli astronauti ma, per qualche ragione, sembra che, quando si trattava di mandare uomini nello spazio, i sovietici diventassero degli incapaci, ed ecco che spuntano decine di astronauti dai nomi fantasiosi morti per cause tecniche.

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