Caro Guanaco, apprezzo da sempre i tuoi interventi. Nella fattispecie però mi pare tu sorvoli sulla questione delle regole.
Mi frega assai - passami il termine - se i cinesi sono sporchi, cialtroni o quanto altro, il punto è il seguente. In Europa, si hanno certi costi di produzione, poichè le aziende hanno vincoli. Ambientali in primis, (non si puo' inquinare quanto si vuole...) , i salari devono essere degni di tal nome, devono essere rispettate regole di sicurezza sul lavoro. Certificazioni e cazzi vari.
Tutto questo in Cina non esiste.
Nel tessile, settore nel quale lavoro da anni, addirittura le aziende vendono sotto costo poichè hanno un rimborso dallo stato sulle esportazioni, che poi rappresenta il loro utile.
Ecco dove voglio arrivare: il libero mercato è una bella cosa, ma si deve giocare con le stesse regole. Questo spiega perchè, nel mio piccolo, dove posso, evito di comperare cinese.
Poi - per essere precisi - la Cina è grande. Viaggio spesso per lavoro, e Shanghai, tanto per fare un esempio, è l'emblema del benessere e della modernità. Spostati di 200 km, e trovi luoghi ove anche i maiali non sarebbero a loro agio. Quindi parlare di Cina, è quantomeno sinonimo di una realtà parecchio variegata.
C'è poi il discorso contraffazioni. Meglio evitare di aprire un ulteriore capitolo.
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