[silviasilvia]

Originariamente inviata da indianlopa

.....nudo in mezzo al niente con un secchio di camera d'aria ...

Ecco, ci voglio andare per stare in mezzo al niente.
Conosco in parte la sensazione perchè vado a vela e quando sei in mezzo al mare la sensazione deve essere simile, mare come deserto, acqua come sabbia... mi piace!

Penso che andrò senza tante se@@@ mentali. Ho bisogno di vivere un po' di deserto ora.

Vi tedio con dei brani dai miei diari sul mare, che già mi manca:

...Il mare è oltre la prima onda ed è là che bisogna andare per vedere chiaro dentro.

...in mare ci si sente vicini al proprio essere, al nocciolo della propria anima, si è in pace con se stessi, ecco perchè non mi basta mai.

...Il mare che canta, che ti parla, che ti consola, che ti culla, che ti abbraccia come un amante mai stanco di te e il vento soffia forte, ancora forte stanotte, vorrei essere in mare, lontani dalle nostre incazzature, dai nostri schemi ripetitivi.

...notti di stelle passate in mare, al dolce profumo del mare che ti fa passare ogni paura, al suo richiamo che non finirà mai, al soffio del vento che ti porta al centro del tuo cuore per capire cosa sei e cosa vuoi...
Io me le ricordo bene le mie notti di stelle, anche senza stelle, bellissime, un senso di pace, di appagamento, di felicità.

....Anche se non potrò navigare a tempo pieno dentro di me ci sarà sempre il mistero del mare, la sua onda, il suo rumore e il suo colore.
Che non è uno ma sono tanti, mi piace quando è grigio, metallo, mercurio ondeggiante, lucido e molle, alle prime luci della mattina, poi rosa, con nuvole strappate incastonate dentro, poi turchese, acque basse, calde, poi verde e blu, e poi ancora più blu, cosparso di mille bagliori del sole ormai alto, poi a volte alla sera, prima del tramonto, diventa viola, come di vino, e di nuovo grigio e viola per l'ultimo raggio di sole, e poi la notte diventa nero, nero e denso, con sprazzi bianchi di luce di luna o schizzi di stelle riflesse.

........Lontana dalla realtà, dentro la mia fantasia, dentro ogni mio sentire, con lo spirito che tutto vuole abbracciare e assorbire, con la brama del viaggiatore che coglie ogni respiro del mare e del deserto, con la voglia di stendersi a terra e diventare terra nella terra e acqua nel mare.
Non cambia il luogo, non cambia la materia, è la nostra natura selvaggia, quella che ci chiama alla terra o al mare o ai deserti o alle montagne.
La natura di essere una estasiata vagabonda, per potersi appoggiare alla guancia di dio, anche se solo nel pensiero con la consapevolezza di essere un'esclusa, una fuori dalle righe, fuori dal mondo, forse fuori di testa, incastrata in questo vivere come un pezzo di un puzzle, che non si può muovere più di tanto, ma la notte esce dal puzzle e cerca la luna, guarda le stelle e sogna, e scrive quel poco che riesce ad esprimere, ad altri pazzi sognatori che non hanno ancora perso la loro anima in battaglia.