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Originariamente inviata da Commodoro
Mi danno più fastidio le frasi cretine tipo "lo schiaccerei col mio defender" detta da un sedicente morociclista... 
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Io, lo dico, non riesco a prendermela col "sedicente", deficiente motociclista.
Ma, dico, che' le vendono a fa' certe moto? Lui, le prende per il motivo per il quale vengono "fatte", è uno "coerente".
Non ho mai scritto ad una rivista. Volevo scrivere quando scorsi un editoriale il quale in sostanza diceva che i morti in moto non son colpa delle moto da 270-300 all'ora ma di quelli che le guidano, che non lo sanno fare e che non vanno in pista. Chiamarla, questa, ipocrisia è poco, oltre che asservimento alle case produttrici. Farebbero meglio a tacere.
Tutta la campagna a favore della "pista" è dettata - oltre che dallo scopo commerciale di promuoverne l'uso - anche dal voler cercare una "foglia di fico" che giustifichi moralmente le case produttrici, che salvi loro la faccia.
Ma, dico, tutto il presupposto dell'acquisto della stragrande maggior parte delle moto è la potenza, la velocità. Non solo hanno quelle potenze e caratteristiche ma tutto il loro "look", la loro "immagine" son costruiti per coltivare e sollecitare e appagare il fascino perverso della velocità.
Poi .. dagli all'untore ... il giovane appassionato, il giovane acquirente che apre la manetta .. E' come la droga: bisogna vietarne l'uso ma - tutti son d'accordo - in primis beccare e colpire lo spacciatore.