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Originariamente inviata da aspes
da vecchio motociclista resto allibito di come le diavolerie moderne servano solo a complicare la vita, fortuna che non ho l'abs e tutte le minchiate associate , ma dov'e' il valore aggiunto di tutte ste minchiate, ditemelo ! sti giovani son abituati a convivere con queste cagae che ti fermano inspiegabilmente la moto, noi magari la smembravamo per strada, ma sicuro che capivamo cosa succedeva.
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A meno che non siano battute non sono d'accordo.
L'unica cosa che ricordo con piacere dei veicoli anni 70/80 é che avevo 20 anni, ed a quell'età si gode anche con il Ciao o la Fiat 850.
L'inaffidabilità era totale, soprattutto le moto italiane. Con il tanto decantato Morini 3 1/2 (lunga vita al Morini...) varie volte ho terminato i viaggi in treno. Era solo tutto più semplice, tutto meccanico e con un po' di capacità in qualche caso si sopperiva. Adesso la moto si spegne: si diagnostica che non arriva benzina. Perché ? un fusibile, il canbus, pompa rotta, la centralina non da il consenso ? Mistero. E poi con cosa ripari ? Unica soluzione il carro attrezzi.
Il valore aggiunto delle cosiddette minchiate é che oggi si parte, si viaggia, si torna. Sempre. Le moto frenano, tengono la strada, non ci si sporca come carbonai, hanno i fari che illuminano veramente la strada.
A me personalmente non sconvolge chiamare l'Europe Assistance o l'ACI. Lo si fa con le macchine da sempre, perché dovrei sentirmi sminuito a farlo con la moto ?
Qualche mese fa mi si é rotto il cavo della frizione della BSA in P.zza Napoli , a pochissimi chilometri dall'ufficio. Carro attrezzi al volo; ma perché dovrei perder tempo e sporcarmi a tentare una riparazione di fortuna in mezzo alla strada ?