[Monni]

Mi dispiace molto. Probabilmente si tratta di problemi connaturati nel processo stesso di allargamento del forum; più ci si ingrandisce e più le grane aumentano; anche la perdita di vista dello "spirito" iniziale potrebbe essere imputabile a questo, è difficile infatti che proprio tutti, quando si è una moltitudine, condividano le medesime finalità e con la stessa sensibilità.

Capisco bene che per il gestore/autore/inventore possa essere motivo di sconforto una deriva polemica, la perdita talvolta di una ispirazione amichevole e tollerante, ma quando ci si attiva e si spendono le proprie energie per far sì che la nostra "creatura" accolga sempre più gente e sempre meglio, in un certo senso implicitamente si trasforma anche un poco la natura iniziale. E' il rovescio della medaglia del successo di una iniziativa. Si parte per gioco, la cosa va bene, diventa una cosa seria, la comunità si allarga e l'amministrazione si trasforma in una vera e propria gestione.

Visto che l'uso del forum è concesso gratuitamente (potrebbe non essere così), mi pare anche lecito che si richieda a chi giova di tale gratuità di conformarsi a un dato codice comportamentale (che poi è sola buona educazione e rispetto).

Insomma mi pare che la ditta individuale si avvii a trasformarsi in una società, o almeno a dotarsi di un "consiglio di amministrazione" o, se preferite, di un consiglio editoriale e operativo. Questa potrebbe essere davvero la soluzione, l'azione di molti delegati potrebbe meglio veicolare lo spirito giusto e i "valori di riferimento" che si vuole che ispirino coloro i quali si iscrivano a QdE.
La svolta sembra proprio naturale e consequenziale. In questi casi il padre fondatore assume la carica di Presidente.

Io penso che QdE sia comunque una bella realtà e che questo sia il merito di Bu', che si è speso e ha fondato e gestito questa bella realtà. Varrebbe la pena di tenere duro. Sono sicuro che il GV agirà, grazie all'esperienza di anni e alla "saggezza" che ne deriva, nella maniera migliore. Un abbraccio.